Nei
giorni dal 16 al 27 settembre 2005 a Riace, in provincia di
Reggio Calabria, un paese sito sulla costa ionica calabrese,
si celebra la festa in onore dei Santi Cosma e Damiano i santi
medici a cui molti calabresi hanno affidato ed affidano la
loro salute. Caratteristiche della festa sono l'offerta dei
fedeli ai santi di ex- voto in cera ed in pane, dalle forme
prevalentemente anatomiche, l'usanza di vegliare per l'intera
notte tra il 25 ed il 26 le statue dei santi medici custodite
in chiesa e le danze degli zingari, provenienti da tutta la
regione alcuni un abito votivo, che accompagnano la processione
al suono del tamburello e dell'organetto. Il rito inizia il
25 mattina con la cosiddetta "Calata dei santi".
Le statue dei santi vengono deposte dall'altare per essere
poste in basso affinchè i fedeli possano toccarle e
deporvi gli ex voto. Il flusso di pellegrini si interrompe
solo durante la celebrazione delle messe. Tutta la chiesa
è addobbata con il cosiddetto "paratu" decorazioni
in stoffa e carta colorata, dai colori vivacissimi, che vengono
appese ai muri. La notte poi la chiesa diventa una casa in
cui i pellegrini dormono, mamme mettono a terra coperte dove
dormiranno i propri figli a cui faranno da ninna nanna i canti
che per tutta la notte verranno cantati in onore dei santi
medici. Al santuario posto a qualche chilometro dall'abitato
intanto arrivano rom da tutta la Calabria per onorare quei
santi che hanno nominato loro protettori. Per tutta la notte
organetti e tamburelli non cesseranno di suonare meravigliose
tarantelle per la felicità di chi vorrà ballare
tutta la notte. La mattina del 26 poi i rom salgono in paese,
davanti il sagrato della chiesa continuano le danze e le invocazioni
ai santi, quasi invitandoli ad uscire. Nel momento dell'uscita
delle statue dalla chiesa i tamburelli sembra che si rompano
vista la forza con cui vengono percossi ed un colorato fiume
umano si mette a danzare spostandosi verso il santuario. Bambini,
spesso vestiti con abiti votivi, vengono sollevati perché
bacino i santi, ex-voto e soldi vengono donati, donne cantano
splendidi canti tradizionali, si ha voglia che questa processione
non termini mai. Durante tutto il percorso i suonatori non
cesseranno mai di suonare ed i rom non smetteranno mai di
danzare. All'arrivo al santuario i santi verranno portati
in chiesa, ma fuori le danze continueranno ancora per un po'.
Poi si andrà a mangiare, e piano piano lo spiazzo che
la sera prima era pieno di gente e musica si svuoterà.
Il giorno 27 le statue vengono riportate in chiesa e rimesse
al loro posto fino al prossimo 25 settembre.
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