Parco
Nazionale dell'Aspromonte : Il parco nazionale dell'Aspromonte è un area protetta dell'Italia meridionale, istituita come parco nazionale nel 1968.
Situato in Calabria, si compone di tre zone ben distinte, già riserve forestali dello Stato, distanti tra loro circa 200 km, per una complessiva superficie di 160 km2: una si trova nella Sila Grande, una nella Sila Piccola e una nell'Aspromonte. Il territorio corrisponde a vasti altipiani e ai rilievi dell'Appennino calabro e culmina nei 1955 m dell'Aspromonte. L'ambiente tipico è quello della fitta foresta di media e alta montagna; predominano il pino laricio, alternato a boschi di faggio e di più raro abete bianco e, nelle quote più basse, le querce e i castagni. La fauna è molto interessante: include soprattutto popolazioni residue di lupo appenninico, oltre a caprioli e gatti selvatici, mentre il cinghiale, oggi assai diffuso, è stato introdotto artificialmente. Tra gli uccelli vi sono alcune specie assai rare come il picchio nero e l'aquila del Bonelli;sono presenti inoltre l'astore, il falco pellegrino e il gufo reale |
La
Grande Sila : Lasciata
Cosenza si sale verso la Sila che, di tutti i rilievi appenninici
meridionali, è certo quello che meglio conserva il ricordo dell'immensa
foresta che copriva la penisola mediterranea. Tra il verde,
lasciandosi alle spalle la Valle del Crati, si incontrano i
piccoli centri silani, i casali cosentini: paesi di origine
medioevale che la strada non tocca ma che hanno chiese bellissime.
Assolutamente da visitare sono: Zumpano con la splendida Chiesa
di San Giorgio, Rovito e Celico. Crocevia panoramico su tutta
la Sila Grande, a più di 1600 metri di altezza, è il Valico
di Monte Scuro. Sulla riva del Lago Arvo, uno dei più suggestivi
bacini artificiali silani, si incontra invece Lorica. Passata
la Valle del Savuto, si procede verso nordest alla volta del
Lago Ampollino, alla cui estremità orientale c'è Trepido Soprano,
poche case sparse tra il verde su un promontorio che domina
il lago. Sempre tra foreste di pini, passato il Valico di Croce
di Agnara e poi il fiume Neto, si raggiunge San Giovanni in
Fiore. In bella posizione panoramica ai margini orientali della
Sila Grande, il paese crebbe intorno all'Abbazia fondata da
Gioacchino Da Fiore nel 1189. Da visitare qui la Badia Florense,
Santa Maria delle Grazie, il Museo faunistico. Il ritorno può
essere effettuato passando per il Lago di Cecita o del Mucone,
grande bacino artificiale per la produzione di energia elettrica,
ottenuto sbarrando con una diga il torrente Mucone, il paradiso
per i pescatori di trote e per Camigliatello Silano, affascinante
luogo tra i boschi di conifere. Oltre alla natura rigogliosa,
i paesi della Sila possiedono i segreti delle tante ed antiche
ricette della Soppressata calabrese: ogni località, infatti
ne ha una, anche se di base la carne di maiale è condita con
aglio, peperoncino, spezie e finocchietto. |