Sabato
12 e domenica 13 novembre 2005 a Gambarie, località
nel cuore del Parco Nazionale dell'Aspromonte si svolge la
XIV Sagra di San Martino. Negli stupendi colori dell'autunno
di Gambarie d’Aspromonte, due alberghi invitano per
due sere di seguito gli amanti della natura e della buona
cucina a partecipare alla festività dedicata a San
Martino. Per l'occasione verranno organizzate escursioni con
guida, raccolta di funghi e castagne, mostre e convegni curati
dall Associazione Micologica Bresadola del Gruppo di Messina
e Reggio Calabria, momenti di animazione e degustazione di
specialità gastronomiche a base di funghi e piatti
tipici della tradizione calabrese. Per partecipare è
obbligatoria la prenotazione. Considerato il Santo Patrono
protettore dei soldati, San Martino è una delle figure
religiose più venerate in Europa; questa popolarità
è in gran parte dovuta ad uno dei suoi discepoli che
ne scrisse una biografia largamente diffusa. Il padre, militare,
lo battezzò in onore del dio della guerra per poi avviarlo
sin dalla tenera età alla carriera militare, durante
la quale si verificò uno degli episodi più noti
della vita del Santo. In una notte d’inverno, mentre
Martino era di ronda, questi incontrò un pover’uomo
che soffriva il freddo, e non avendo denaro da dargli, tagliò
a metà il proprio mantello affinché il mendicante
avesse qualcosa con cui coprirsi. Passò ben venti anni
nell’esercito e, dopo aver ricevuto il battesimo decise
di congedarsi per divenire monaco, fu in seguito ordinato
diacono e poi finalmente prete. Viaggiò a lungo predicando
il cristianesimo, convertì i pagani al verbo di Dio
errando per terre lontane fino a che un giorno si fermò
nei pressi di Poitiers, ove fondò il suo monastero.
La sua popolarità crebbe di giorno in giorno finchè,
per volontà popolare, Martino venne ordinato vescovo
di Tours cosicché potesse continuare con maggiore efficacia
la propria opera di evangelizzazione. Dopo anni di frenetica
e febbrile attività il Santo si spense a Contade, ove
si era recato per mettere pace tra i chierici locali in lite;
il suo corpo fu portato lungo la Loira fino al cimitero di
Tours, ove ebbe sepoltura in un’umile tomba.
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