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Mediterraneo d'Arte
Rende, Cosenza
dal 1 dicembre 2005 al 30 gennaio 2006

Il Centro per l’Arte e la Cultura “A. Capizzano” - MAON Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, presso Palazzo Vitari a Rende ospita dal 1 dicembre 2005 al 30 gennaio 2006 la mostra Mediterraneo d'Arte. Da Giorgio de Chirico all’era della globalizzazione. Plinio nella Naturalis Historia descrive l’opera di un famoso pittore della fine del IV secolo a. C., Peirakòs, il quale veniva chiamato rhyparographos, cioè pittore di cose immonde, poiché nei suoi quadri rappresentava cibi animali, pesci e/o crostacei, alimenti vegetali elementi ritenuti “immondi”, “bassi” per capirci. Ma per quello che riguarda la storia dell’arte, malgrado Plinio, la rappresentazione del cibo è sempre stata fortemente utilizzata, dalle xenia del periodo romano, ai mosaici paleocristiani con i simboli del divino, di cui il pesce probabilmente unito all’agnello era uno dei fondamentali, fino alle cornucopie allegoriche del Rinascimento le quali ci introducono direttamente verso il vero e proprio exploit del periodo barocco (Seicento e Settecento) ricco di tavole imbandite, “vetrine” alimentari, marine, ecc. Da questo contesto è partita l’idea della presente mostra dedicata proprio al mare, al mondo ittico e a tutto ciò che ruota intorno a questo simbolo, con in primo piano il mare e la navigazione, concetti simbolici ed allegorici, ma anche come elementi iconografici di molta arte italiana del Novecento. La mostra, curata nel suo insieme da un pool di studiosi del settore – Agostino Bagnato, Claudio Crescentini, Massimo Domenicucci, Tonino Sicoli – verrà aperta da un vero e proprio incipit storicistico, di veri e propri cammei: un’opera attribuita a pittore napoletano della seconda metà del XVII sec.; una testina di ninfa dell’allievo di Canova, Adamo Tadolini; una suggestiva marina ottocentesca di Gonsalvo Carelli e una preziosa scultura di Vincenzo Gemito, Pescatorello. L’andamento dell’esposizione proseguirà ovviamente con un taglio di tipo prettamente storicistico, dal 1900 al 2005, solcando gli stili così come le tecniche (pittura, scultura, arazzo, video art, installazioni, fotografia, cartoons, ecc.), riordinati per temi: La pesca e il mare / Odisseo e altri miti mediterranei / Visioni mediterranee / Banchetti marini. Ad impreziosire il tutto la presenza di materiale documentario, sul lavoro e l’economia del ‘900 legata alla pesca, proveniente dall’Archivio Centrale dello Stato di Roma, il quale metterà a disposizione anche alcuni fondamentali grandi cartoni preparatori per l’E42 e di altre strutture pubbliche dell’Eur, legati al tema del mare, della pesca e della navigazione, di cui ricordiamo, fra gli altri, quelli di Afro e Siro Penagini

 

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