Cavallerizzo (Cs), vietati festeggiamenti per San Giorgio

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Niente messa per i fedeli di Cavallerizzo per festeggiare il patrono San Giorgio. Nella frazione del Comune di Cerzeto, in provincia di Cosenza, questa mattina i cittadini si sono ritrovati ugualmente davanti al cancello per accedere al centro storico, come già preannunciato nonostante il divieto dell’amministrazione comunale, e hanno iniziato a protestare. Dapprima e’ stato consentito l’accesso ai soli residenti, mentre poi intorno alle 11 sono stati fatti entrare nel centro storico anche gli altri abitanti dei comuni vicini che volevano festeggiare insieme agli amici di Cavallerizzo. Tuttavia, il parroco don Antonio Fasano, che insieme al vescovo mons. Domenico Crusco avrebbe voluto festeggiare il patrono nella chiesa della frazione di Cerzeto, non ha potuto celebrare la messa in chiesa.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, é giornalista pubblicista dal 2008. Laureato in Scienze della comunicazione, ha di recente pubblicato il libro " E' un mondo difficile". Ecco il link per acquistarlo http://amzn.to/2lohl4U. Lavora come Digital Marketing Manager in Irlanda.

1 thought on “Cavallerizzo (Cs), vietati festeggiamenti per San Giorgio

  1. Carissimo Parroco Invece di tenere unito lo spirito della comunità lo hai decisamente diviso! Cavallerizzo è risorto nella zona di Pianette più splendente che mai e sarebbe ancora più splendente se venisse allietato dalla cordialità e dalla gioia di tutti quanti. Il passato rimarrà per sempre nei nostri cuori è sarà proprio il passato la chiave della nostra forza per andare avanti. Trovo di cattivo gusto e soprattutto di scarso stile dividere una comunità che ora più che mai ha bisogno di un urgente rinnovamento interiore. Per concludere.. Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. Questa è un esempio da seguire e in questo caso la pecora smarrita siete proprio voi caro Parroco.

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