Reggio Calabria, dipendente Poste riscuote “Buoni” di una persona morta, arrestata

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Il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, coordinato dal Vice Questore Aggiunto della P. di S., Dr.ssa Giovanna Maria RIZZO, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, disposta dal G.I.P. Dott. Carlo INDELLICATI, nei confronti di una cinquantottenne, ex dipendente di Poste Italiane.

Gli operatori della Polizia Postale, a seguito di una complessa indagine info-telematica, delegata dalla locale Procura della Repubblica, hanno accertato che la donna in più occasioni, abusando della propria funzione, si era introdotta abusivamente nel sistema informatico dell’Azienda Poste Italiane, protetto da misure di sicurezza, effettuando così l’illecita riscossione, nel periodo compreso tra gli anni 2009-2011, di nr. 25 Buoni Postali Fruttiferi (BPF) per un totale di circa € 130.000,00, intestati ad un soggetto deceduto. 

Circa le modalità adottate dall’operatrice infedele per realizzare la fraudolenta riscossione, gli investigatori accertavano che la donna, nella qualità di dipendente Poste Italiane, avendo per ragioni del suo ufficio, il possesso e/o la disponibilità di denaro relativo a BPF, per far apparire come lecite le riscossioni dei titoli, aveva escogitato in meccanismo ingegnoso consistente nell’inserire nella stampante collegata al sistema informatico, in luogo dei titoli originali di cui non disponeva, essendo questi ovviamente nella disponibilità materiale del titolare, dei fogli bianchi sui quali veniva apposta la vidimazione, per poi inviare alla Filiale di Reggio Calabria, ai fini della contabilizzazione mensile, originali di altri BPF, già regolarmente pagati dallo stesso Ufficio in altri mesi.

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