Messina, lo spettro dell’epilessia secondo il prof. Francesco Pisani

Messina, lo spettro dell’epilessia secondo il prof. Francesco Pisani

Qualche anno fa si è svolto a Messina un interessante convegno sull’epilessia. Infatti, presso la sede dell’Ordine dei Medici si sono riuniti i massimi esperti per discutere su forme di epilessia spesso confuse con patologie di altra natura. Il Convegno era stato organizzato dal prof. Francesco Pisani dell’Ateneo messinese(oggi in pensione, ma esercita la libera professione in strutture private di altissimo livello come quella di Villa Salus SPA sita nel comune di Bruzzano Zeffirio).

Il prof. Francesco Pisani è originario di Bruzzano Zeffirio ed ha frequentato la Scuola Media a Brancaleone prima di trasferirsi nella città di Messina dove ha completato gli studi superiori e universitari. Fa spesso la spola tra Messina, Bruzzano e Brancaleone in quanto in queste località vi ha lasciato gli affetti e gli amici più cari e, volutamente, non ha mai voluto tagliare il cordone ombelicale con la sua terra di origine.

In una nota stampa, diffusa subito dopo il congresso si leggeva: “Le crisi epilettiche possono manifestarsi a qualunque età: nel neonato e nell’anziano, nel bambino e nell’adulto, senza distinzioni di sesso. Le forme cliniche possono essere diverse, le problematiche mediche e sociali possono essere diverse, ma l’esordio della malattia può verificarsi in qualunque età. In passato si pensava che l’epilessia fosse una malattia largamente prevalente in età pediatrica ed il quadro clinico ruotava essenzialmente su tre forme: le assenze del “piccolo male”, le crisi generalizzate tonico-cloniche, etichettate come “grande male”, e le crisi parziali, espressione di lesioni circoscritte della corteccia cerebrale. Nel corso degli anni sono state identificate oltre 50 sindromi epilettiche diverse, che esordiscono in varie fasce di età, da quella neonatale all’età avanzata, e che rispondono a farmaci diversi; questi sono oggi oltre 20 rispetto ai 5 farmaci disponibili in passato”.

Per molte sindromi epilettiche, incluse alcune forme parziali, è stata dimostrata una base genetica ed ereditaria. Il prof. Pisani nella sua introduzione aveva sottolineato come nella pratica clinica i pazienti affetti da crisi epilettiche sono numerosissimi, ma spesso, quando le manifestazioni sono subdole, la diagnosi si presenta difficoltosa. Una diagnosi errata inficia notevolmente la qualità di vita dei pazienti ed espone gli stessi a gravi potenziali pericoli”.