Montebello, Macheda su procedura di VIA di Diano Cementi

Fabio Macheda

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Continua l’impegno de “L’Officina delle Idee” in difesa del territorio montebellese.

Il 29 aprile 2016 si è svolto il Consiglio Comunale e, nonostante l’ordine del giorno della seduta non ne prevedesse la trattazione, grazie all’interpellanza presentata, ad inizio dei lavori, dal Consigliere di minoranza Fabio Macheda, (gruppo “L’Officina delle Idee”) ed altre, si è potuto ugualmente discutere della richiesta che la ditta “Diano Cementi SPA” ha presentato alla Regione Calabria per istanziare la valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) relativa ad un progetto, da sviluppare presso gli impianti aziendali localizzati all’interno dell’Area Ex Liquichimica di Saline Ioniche e consistente «nella modifica gestionale dell’impianto di macinazione cemento per attività di recupero di quantitativi superiori a 10 tonn/giorno, di rifiuti speciali non pericolosi per la produzione di cemento e leganti idraulici».

«Nello specifico – si legge ancora sulla documentazione di V.I.A. – i rifiuti che s’intendono utilizzare sono costituiti da: Ceneri leggere di carbone o biomassa derivanti dalla produzione di energia elettrica – Gesso chimico di desolforazione».

La notizia, che ha destato non poca preoccupazione nella cittadinanza montebellese, circolava ormai da giorni ed era stata diffusa da alcune testate giornalistiche. Durante i lavori consiliari il Sindaco, Ugo Suraci, ha inteso rispondere alle interpellanze proposte argomentando circa il fatto che era venuto a conoscenza del progetto, in via informale, soltanto il 18 di aprile e che successivamente, interpellando gli uffici comunali al riguardo, ha ottenuto risposte poco chiare e discordanti.

Soltanto il 26 di aprile – secondo quanto dichiarato dallo stesso Suraci – si è avuto finalmente un riscontro formale dove si comunicava che la documentazione di V.I.A. era stata trasmessa al comune di Montebello Ionico, che si componeva di 16 allegati e che risultava essere stata acquisita agli atti col n. di Prot. 3953 in data 1 aprile 2016. A tutt’oggi – ha affermato ancora il Primo cittadino nelle sue dichiarazioni – all’ufficio del Sindaco non è stata trasmessa nessuna documentazione da parte degli uffici interessati.

Il Sindaco, che comunque si è dichiarato nettamente contrario all’ipotesi progettuale della Diano Cementi SPA, non ha inteso dichiarare null’altro riguardo i motivi dei ritardi registratisi, e tutt’ora in atto, nelle comunicazioni tra i vari uffici e il suo. Risoluta contrarietà al progetto è stata espressa oltre che da Macheda, anche da parte di numerosi altri consiglieri di tutti gli schieramenti, che hanno accolto favorevolmente la proposta del Sindaco Suraci riguardante l’indizione di un Consiglio ad hoc sull’argomento, preceduto da una riunione informale di preconsiglio, fissata per giorno 2 c.m. e finalizzata a stilare un documento unitario di contrarietà all’ipotesi progettuale.

Il consigliere Macheda, sottolineando la ristrettezza dei tempi a disposizione per esprimere osservazioni riguardo l’istanza di V.I.A., ha chiesto che il Consiglio venisse convocato in tempi più ristretti di quelli indicati dal Sindaco ed ha ottenuto da quest’ultimo rassicurazioni in merito alla celerità della convocazione. Nella giornata successiva, l’esponente de “L’officina delle Idee”, rilevando come «ancora a tutt’oggi sull’Albo Pretorio Online del Comune di Montebello Ionico continui a non trovarsi traccia di avvisi riguardo al deposito del progetto, ha scritto al Sindaco un’articolata missiva dove, argomentando circa il fatto che la mancata pubblicazione lede il diritto, peraltro previsto dalla procedura di V.I.A, che il pubblico sia informato e, se lo ritenga, possa presentare osservazioni, chiede formalmente: «di essere edotto sui motivi specifici del ritardo verficatisi nella trasmissione degli atti al Sindaco; di essere informato sui motivi per cui, a detta procedura di V.I.A. non è stata, e ancora oggi non viene data, idonea pubblicità tramite pubblicazione sull’Albo Pretorio; che il Sindaco voglia impartire esplicite ed idonee direttive affinchè si proceda con immediatezza alla pubblicazione all’albo della documentazione».

Sperando che sia fatta presto luce su una vicenda che, se non fosse per il peso intrinseco che ha, potrebbe benissimo assumere i toni del grottesco, “L’Officina delle Idee” continuerà a vigilare attivamente svolgendo il proprio ruolo a favore dei cittadini e in difesa dei loro diritti.

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