Il preside Ettore Bruni devoto a Brancaleone “suo paese dell’anima”

Sono già passati cinque anni da quando è deceduto all’età di 97 anni il Prof. Ettore Bruni, di Brancaleone, storico di fama nazionale, Preside nei licei a Pisa, critico letterario ed autore di numerosi testi scolastici. Ettore Bruni era nato a Brancaleone, il suo “paese dell’anima” come amava definirlo, ed aveva sposato una donna del posto, Maria Misitano, dalle quale ha avuto due figlie: Gabriella, neuropsichiatra infantile e Ilaria, Funzionaria Amministrativa all’Università di Pisa.

Ettore Bruni ha trascorso la maggior parte della sua vita tra le città di Milano, Bergamo e Pisa. Ha trascorso 40 anni della sua vita nel mondo della scuola, come docente prima e poi come preside di liceo, ricoprendo quest’ultima carica da Milano ad Arezzo, San Miniato, Viareggio e infine a Pisa.

Per incarico del Ministero della P.I. e del Ministero degli Esteri il preside Bruni ha svolto numerosi compiti ispettivi tra varie regioni d’Italia e anche fuori dai confini nazionali: in Somalia, in Marocco, in Svizzera, Belgio e Germania. E’ stato più volte presidente di commissione nei concorsi a cattedre nei licei e negli esami di maturità. Una delle sue ultime fatiche, il testo “Storia e coscienza storica” con il professore Massimo Bontempelli.

Per questi suoi meriti nell’ambito scolastico, il Presidente della Repubblica, nel 1986, gli conferì il titolo di Commendatore della Repubblica. Bruni ha vissuto la sua vita intensamente all’insegna della cultura e sui fenomeni storici che hanno costellato le dinamiche del popolo italiano negli ultimi 60 anni narrando con puntualità e precisione tutti gli avvenimenti degni di rilievo. Era un uomo buono dal carattere mite e disponibile, doti queste che lo facevano ben volere dalla gente non solo quando rientrava sistematicamente a Brancaleone durante l’estate ma anche quando trascorreva le sue giornate tra la gente di Pisa dove, da diversi anni, aveva stabilito la sua dimora insieme alla famiglia che adorava e stravedeva per essa. Nel periodo estivo si vedeva spesso passeggiare sul corso di Brancaleone con i soliti sandali di cuoio, girava a piedi perché come lui stesso sosteneva voleva “assaporare il profumo di Brancaleone”.

Author: Redazione Notizie