“Centrale a Carbone di Saline? Un bluff, non si farà”

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«Oltre che per motivi ambientali e sanitari, la costruzione della Centrale a Carbone di Saline Joniche è un bluff: non si farà, perché non si realizzeranno in Italia nuove centrali a carbone». Non sono parole dette a caso, ma vengono dagli scranni più alti del Parlamento italiano.

Ermete Realacci, Presidente della VIII Commissione della Camera dei Deputati “Ambiente e Lavori Pubblici”, intervistato in diretta da Silvio Cacciatore al “Gran Mattino” su RadioStudio95 e TeleMelito, risponde in maniera molto semplice: «cittadini dell’Area Grecanica potete stare tranquilli: la Centrale non si farà».

Si preannuncia una svolta “green” del Governo Renzi «presiedendo – afferma Realacci – questa Commissione dico ciò a ragion veduta», ed infatti la posizione del Governo è deducibile in maniera molto semplice: nella risposta all’interrogazione di Realacci il Ministero per lo Sviluppo Economico non ha fatto alcun accenno all’utilità di questa centrale, anzi, ha addirittura suggerito – anche non troppo velatamente – la via d’uscita più rapida per allontanare lo spettro della costruzione della Centrale: «un eventuale rifiuto della Regione al rilascio dell’intesa determinerà il blocco della sua costruzione».

«La domanda di energia non aumenta – continua Realacci – accresce invece l’offerta di energia prodotta da fonti rinnovabili, che oggi supera il 45% della produzione totale in Italia. La Centrale è come un dinosauro arenato che non ha nessuna possibilità di sopravvivere: quel tipo di centrale è obsoleto, l’Enel ha abbandonato il progetto, solo poche settimane fa, di costruzione di una centrale analoga a Porto Tolle e inoltre chiuderà 23 centrali già esistenti ed attive a carbone, ad olio combustibile e comunque quelle più inquinanti».

La palla rimbalza ora nelle mani del futuro Presidente della Regione Calabria: sarebbe veramente bello – e decoroso – vedere come primo atto della nuova Giunta di Palazzo Alemanni quel «semplice tratto di penna» volto a bloccare la Costruzione della Centrale a Carbone di Saline. Accompagnato (la speranza è l’ultima a morire) ad un progetto vero, fattibile ed ecosostenibile, di riqualificazione dell’area industriale devastata della ex-Liquichimica.

 

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Author: Silvio Cacciatore

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