Si parla presso l’UE di una protezione europea delle
Dop o delle Igp. Cosa buona, da sempre auspicata dall’Italia,
ma questa procedura dovrà essere “efficace e
pienamente compatibile con le norme dell’Organizzazione
mondiale del commercio” .
Significa che la strada per la qualità dovrà
essere più semplice di come la intendiamo noi e che
ogni singolo Paese avrà in larga parte un proprio potere
decisionale.
Significa anche che il livello di efficienza ed il rigore
applicato in Italia potrebbe essere rivisto e ridimensionato.
Ricordiamo che in ambito mondiale il concetto di falsificazione
ed agropirateria è molto diverso da come interpretiamo
noi.
Agronews -19/01/06
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