Alla luce dei diversi episodi di patologie collegate all’assunzione
di cibo contaminato (dal morbo della mucca pazza all’E.
coli, alle salmonelle) verificatesi nello scorso decennio,
l’Unione Europea ha deciso di lanciare il progetto GeoTraceAgri
per la completa tracciabilità dei prodotti alimentari.
“Nel quadro delle discussione con la World Trade Organization
(WTO) – ha detto Michel Debord, il coordinatore del
progetto – la certificazione dell’origine dei
prodotti alimentari è un’esigenza vitale per
l’Europa. Gli americani preferiscono certificare la
qualità di un prodotto affidandosi al brand, e non
attribuiscono una reale importanza alla sua origine. I consumatori
europei, invece, vogliono sapere da dove proviene il cibo
che mangiano.”
L’idea sottostante a GeoTraceAgri è di trarre
vantaggio dai progressi nelle tecnologie delle comunicazioni,
dalle immagini da satelliti, dalle tecniche di mappatura per
rendere precisa – e accessibile in tempo reale –
la tracciabilità dei prodotti alimentari.
Nella prima fase del progetto verranno definiti indicatori
e classi di indicatori rilevanti per la tracciabilità
geografica in agricoltura, comprendenti informazioni su mappe,
terreni, acque, relative alle diverse regioni di produzione
da certificare, da arricchire progressivamente e implementare
in una banca dati.
Per i prodotti, alla fine, dovrebbe diventare possibile controllare
l’intera filiera che porta il prodotto dalla fattoria
al bancone del negozio direttamente su Internet, attraverso
portali sicuri appositamente sviluppati allo scopo.
Le Scienze – 08/02/06
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