L’importanza di una corretta successione colturale
diventa ancora più rilevante nella conduzione aziendale
biologica. Luca Conte, sull’ultimo numero di Bioagricultura,
il bimestrale edito dall’AIAB, espone un esempio concreto
di buone pratiche di avvicendamento in agricoltura bio, illustrandoci
una realtà aziendale del Veneto, che utilizza l’anguria
come elemento centrale dell’avvicendamento.
L’itinerario scelto è flessibile, articolato
e prevede il ricorso a numerose consociazioni fra cereali
e leguminose, nonché la presenza di diverse specie
orticole rispondenti alle necessità di vendita diretta
dell’azienda. Numerosi sovesci annuali ed una gestione
oculata delle infestanti e dei parassiti ne fanno un buon
esempio da poter seguire e a cui ispirarsi.
Aiab – 06/02/06
|