Vibo Valentia, le Forze dell’Ordine manifestano contro i tagli del Governo

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Di Raffaella Cannatelli

Ieri mattina, davanti alla Prefettura su Corso Vittorio Emanuele III, rappresentanti di Polizia, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria e Guardia Forestale dello Stato hanno organizzato una manifestazione per protestare contro i tagli previsti dalla spending revew a fronte del risanamento della crisi economica italiana.

Oltre che a Vibo, sindacalisti di ogni sigla nazionale si sono riuniti oggi in tutta Italia, e questo pomeriggio organizzeranno una manifestazione davanti al Ministero dell’Interno, per chiedere al Governo  di poter svolgere il proprio dovere nei confronti di una cittadinanza che, nel caso di Vibo e di altre provincie calabresi, è noto fare i conti con una realtà criminale di uno spessore significativo.

Ed è inverosimile che i tagli governativi interessino anche il settore che si occupa della lotta alla criminalità organizzata, essendo prevista una diminuzione dei corsi di formazione di agenti specializzati in questo settore, oltre al taglio dei mezzi a loro disposizione. Inoltre le forze dell’ordine dovranno far fronte al blocco del tetto salariale, consistente in un rimescolamento del personale e una riduzione importante degli stipendi fino a mille euro annuali pro capite; la proroga del blocco della rivalutazione di fine trattamento nonché un’ulteriore allungamento dei tempi di percezione del trattamento di fine servizio;  tagli al pagamento del lavoro straordinario, che già troppo spesso avviene in maniera gratuita; blocco del turn- over e revisione dell’organico, che comporterà una riduzione alle nuove assunzioni e un costante innalzamento dell’età personale degli agenti, oggi attestata a 45 anni.

Nonostante le condizioni siano pesanti, poliziotti, vigili del fuoco, guardie forestali ed agenti penitenziari continuano a svolgere il loro lavoro anche se spesso devono far fronte a situazioni incresciose ed assurde come la mancanza di manutenzione alle autovetture, o l’impossibilità di rispondere prontamente ad una chiamata d’emergenza per la mancanza di organico.

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