Basket: Vis campione di C silver Calabria

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Al termine di una cavalcata trionfale fatta di 24 vittorie in 25 incontri, la Vis, dopo la regular season, vince anche i play off e dal primo maggio sarà l’unica compagine calabrese ai nastri di partenza della fase nazionale valevole per l’accesso in serie B.

Ieri sera, in un PalaBotteghelle ribollente di tifo e gremito come mai in stagione, il quintetto bianco/amaranto ha avuto la meglio su un mai domo Val Gallico, aggiudicandosi il campionato di serie C per il secondo anno consecutivo. Il giusto riconoscimento per una società ambiziosa e per il suo factotum Luigi Di Bernardo, capace in soli dieci anni di storia di far crescere in modo esponenziale il marchio Vis e di farlo conoscere e apprezzare anche al di fuori dei confini regionali.

La gara, giocata davanti ad una cornice di pubblico eccezionale per la categoria, è stata a dir poco bellissima. Un’emozione continua. Vis sempre avanti nel primo tempo, trascinata da un sontuoso Stracuzzi (19 punti, top scorer del match e 4 triple pesantissime a referto per il capitano), ma il Val Gallico resta sempre in scia senza scomporsi e va all’intervallo lungo sotto di sole 5 lunghezze (37-32).

Nel terzo quarto i padroni di casa difendono alla morte e piazzano l’allungo che sembra quello decisivo con una schiacciata di Spencer e la solita “bomba” di Stracuzzi (56-38 al 28mo). Quando la partita sembra in ghiaccio, agli uomini del tandem D’Arrigo/Farina, che nel frattempo perdono Spencer per cinque falli, viene il braccino. I bianco/amaranto non centrano più la retina avversaria per otto lunghissimi minuti e gli ospiti, con Viglianisi e i fratelli Laganà sugli scudi, con un terrificante 16-0 di parziale si riportano a -2 (56-54). Sul 60-57, a due minuti dal termine, ci pensa Warwick a togliere le castagne dal fuoco. L’inglese della Vis prima fa due su due dalla lunetta e poi realizza la tripla dall’angolo che fa esplodere il PalaBotteghelle e chiude un match fantastico che verrà ricordato a lungo.

Gli applausi scroscianti che il pubblico ha riversato in egual misura a vincitori e vinti e i saluti affettuosi fra giocatori, tecnici e dirigenti nell’immediato post gara sono lo spot più bello per una pallacanestro che ancora qualcuno si ostina a definire “minor”. Sicuramente un punto fermo dal quale ripartire, magari dando maggiori certezze a un gioco le cui regole (a livello di formule, parametri e quant’altro) vengono annualmente stravolte nell’interesse non si sa bene di chi e ad esclusivo danno delle società che, loro malgrado, devono fare i salti mortali per portare a compimento la stagione.

Onore comunque al Val Gallico per lo straordinario campionato condotto: non ci fossero stati i ragazzi di coach Gebbia con la loro pallacanestro sbarazzina e spumeggiante la stagione sarebbe stata un monologo incontrastato della Vis.

Nel post partita giocatori e dirigenti bianco/amaranto si sono concessi all’abbraccio dei tifosi e hanno festeggiato in modo sobrio, senza particolari eccessi. Paradossalmente non si è fatto ancora nulla. Anzi, vanno archiviate al più presto le 24 vittorie ottenute fino al momento e il titolo di campione regionale. Per raggiungere il sogno della serie B, infatti, bisognerà passare dalle forche caudine di un durissimo girone nazionale, dove ad attendere i reggini ci sono Agropoli, Patti e Foggia. A maggio inizia un nuovo mini campionato interregionale che capitan Stracuzzi e compagni prepareranno nei minimi dettagli nelle prossime due settimane per farsi trovare pronti all’appuntamento con la storia.

Questo il tabellino di gara 3 della finale play off:

Vis Reggio Calabria – Val Gallico 65-57

(18-15, 37-32, 56-41)

Vis Reggio Calabria: Stracuzzi 19, Lobasso 6, Warwick 10, Fazio 10, Spencer 10, Savo Sardaro 6, Arillotta, Venuto 4, Costantino, Gerardis N.E., Bonaccorso N.E., Cedro N.E. Allenatori: D’Arrigo e Farina.

Val Gallico: Viglianisi 14, Barrile 6, Tramontana 6, M. Laganà 9, L. Laganà 11, Suraci 7, Romeo 4, Neri, Vazzana N.E., Messineo N.E., Bellantone N.E., Egwoh N.E. Allenatore: Gebbia.

Arbitri: Micino di Cosenza e Riggio di Rende.

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Author: Francesco

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