San Marco Argentano, Cs, Giornata della Memoria

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“Non solo in questa giornata dobbiamo dedicare memoria per la Shoah, ma dobbiamo impegnarci tutti per trasformare la consapevolezza dei peccati del passato in un fermo obbligo per un nuovo futuro”.

La dichiarazione, in ricordo dello sterminio perpetrato dal regime nazista contro il popolo ebreo è del sindaco di San Marco Argentano, Alberto Termine. La memoria, che ha un rilievo particolare nella religione ebraica resta fondamentale nella storia. Lo sterminio, che in ebraico si dice Shoah (distruzione, annientamento, ndr), oggi si preferisce purtroppo alla parola più tradizionale, Olocausto, ovvero sacrificio delle vittime. “Il Giorno della Memoria – continua il primo cittadino – è per tutto il mondo un giorno fatto di ricordi ma deve essere anche un giorno fatto di parole. Perché le parole pesano come macigni ed il loro significato deve urlare forte in un momento di silenzio e raccoglimento. Migliaia di persone, sopravvissuti e non, hanno raccontato lo sterminio dei campi. Mentre un’innocua parola tedesca, lager, è diventata sinonimo di morte. Ecco perché le parole sono importanti”. “Era il 27 gennaio 1945 – prosegue nella sua nota Alberto Termine – quando Auschwitz veniva liberata dai russi: da allora quell’angolo di Polonia è diventato nel mondo il simbolo dell’orrore e della bestialità dell’uomo. Oggi, però, questa data deve indicare a noi tutti la speranza e la volontà di non dimenticare. La Shoah è una macchia indelebile della storia del nostro secolo. Questa indicibile tragedia, lo sterminio programmato del popolo ebraico da parte dei nazisti, non potrà mai essere dimenticato. Tutti abbiamo il dovere della memoria contro qualsiasi revisionismo storico, affinché si possa tenere sempre presente di quali azioni abiette possa essere capace l’uomo quando disprezza l’immagine di Dio che è in lui ed in ogni altro essere umano. Ma abbiamo anche il dovere della memoria, per costruire un futuro in cui non ci sia più posto per i cosiddetti superuomini, capaci di produrre simili aberrazioni”. “Mi auguro – conclude il sindaco Termine – che le commemorazioni di domani ci aiutino veramente a guarire le ferite delle incomprensioni e delle ingiustizie del passato, affinché non sia mai più possibile in futuro vivere questa indicibile iniquità. Auspico, inoltre, che con l’aiuto di Dio tutti gli uomini possano lavorare insieme per un mondo in cui venga rispettato il diritto alla vita e riconosciuta la dignità di ogni essere umano, creato ad immagine e somiglianza di Dio”.

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