Palline di ricotta in crema di fave

Palline Ricotta crema fave

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Ricetta a cura di Piero Cantore

Questo è un piatto che può essere sia servito freddo che caldo, un piatto povero ma per me molto gustoso. Mi raccomando però, per fare sentire il gusto della ricotta, usiamo quella di capra.

Partiamo sempre dagli ingredienti per 4 persone:

  • Per gli gnocchi
    230 grammi di ricotta di capra
    100 grammi di farina 00
    50 grammi di provolone stagionato grattugiato
    15 grammi di prezzemolo
  • Per la vellutata
    200 grammi di fave pulite
    30 cl di brodo vegetale

Cominciamo dall’impasto per gli gnocchi: mettiamo in una ciotola prima la ricotta, poi la farina e infine il provolone grattugiato e il prezzemolo, amalgamiamo il tutto con l’aiuto di una forchetta e poi impastiamo su una spianatoia bene con le mani come facciamo per la pasta della pizza. Dopo aver creato un impasto liscio e omogeneo avvolgiamolo nella carta velina e poniamolo in frigo per circa un’ora.

Piero Cantore
Piero Cantore

Nel frattempo prepariamo la vellutata di fave: prendiamo l’olio e versiamolo in una padella antiaderente con un po’ di cipolla rossa (noi usiamo quella di Tropea poiché il gusto dolciastro spezza il tutto), doriamola e aggiungiamo le fave girandole con l’aiuto di un cucchiaio di legno così da non rigare la padella per circa 3 minuti. Dopo aggiungiamo il brodo e facciamo cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti.

Arrivate a cottura mettiamo il composto nel frullatore, creiamo una crema omogenea e mettiamolo al fondo di 4 piatti.

Prendiamo il nostro impasto, tagliamolo a pezzi e poi facciamo delle piccole palline, prendiamo dell’acqua mettiamo al suo interno il sale e l’olio, portiamo ad ebollizione e caliamo le nostre palline. Quando saranno arrivate a cottura saliranno a galla; aspettiamo un altro minutino, scoliamole e disponiamole nei piatti sopra la crema di fave e così il piatto è pronto tutto da gustare.

Abbinamento gastronomico:

Possiamo abbinare questa ricetta ad un vino rosato non molto alcolico e poco persistente in bocca ma brioso e beverino: io consiglio un rosato frizzante.

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