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E’ proprio vero: ogni giorno ha la sua pena.
E, sembra che il sindaco Arena e la sua giunta provino un particolare gusto masochista.
L’ultima vergogna commessa dall’amministrazione comunale, come giustamente denunciato dal segretario del Siulp, Francesco Caracciolo, riguarda il perentorio ordine di sfratto, inviato, addirittura, alla Polizia di Stato, dai locali del Ce.Dir. nei quali si trovano gli uffici della Divisone del Personale.
Una fredda e burocratica comunicazione, recapitata come se un comune padrone di casa dovesse sfrattare un qualsiasi inquilino, per esempio titolare di un esercizio commerciale.
Arena e la sua giunta sono, ormai, inarrestabili e non provano alcuna vergogna o il minimo senso del pudore.
Sembrano comiche, ma si tratta della cruda realtà. Una realtà che non ha termini di paragone in nessuna parte del Paese.
Dopo l’onta della commissione d’accesso antimafia, sembra che la giunta comunale voglia insistere in un bizzarro duello contro lo Stato e i suoi simboli.
La vicenda dello sfratto nei confronti della Polizia, ha fatto, rapidamente, il giro d’Italia e sta coprendo di scherno il sindaco Arena e di conseguenza, purtroppo, la nostra città.
Fra l’altro, è, oltremodo, stucchevole e, per molti versi sospetta, l’esagerata solerzia con la quale l’amministrazione comunale ha proceduto, senza un minimo di doveroso confronto, a sfrattare la Polizia di Stato.
Tutto ciò accade in una città, bisogna ribadirlo, asfissiata e violentata dalla presenza oppressiva e ossessiva della ’ndrangheta. Un territorio che, al contrario, avrebbe enorme bisogno di una maggiore presenza dello Stato con i suoi uomini e i suoi punti di riferimento tangibili evisibili.
L’aspetto, a nostro avviso, provocatorio di questa vicenda è rappresentato dal fatto che, stranamente, l’amministrazione comunale guidata da Arena è stata così solerte e dinamica nel procedere a sfrattare la Polizia, ma non ha assolutamente evidenziato la stessa sollecitudine e lo stesso zelo nel predisporre, in quel caso altamente giustificati, tutti gli atti amministrativi finalizzati all’uscita del Comune dalle società miste che, come evidenziato dalle inchieste della Magistratura, sarebbero drammaticamente infiltrate dal gotha delle cosche della ‘ndrangheta reggina.
Come mai? E’ normale tutto ciò?
Pertanto, si tratta di pesanti interrogativi che sorgono spontanei e che ci permettiamo di offrirli come spunto di riflessione per le coscienze di tutti i reggini.
Il segnale è devastante: la giunta Arena caccia la Polizia di stato dal Ce. Dir., mentre, ad oggi, mantiene in vita quel letamaio delle società miste, Multiservizi in primis.
Ecco perché appare sempre più urgente e indispensabile procedere rapidamente allo scioglimento del Consiglio Comunale.
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