Tedesco: “Umiliato dalla Società”

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Intervenuto ieri sera a “Fuorigioco”, la trasmissione condotta da Andrea Ripepi sulle frequenze di RTV, Giacomo Tedesco, centrocampista della Reggina, si è così espresso riguardo la sua delicata situazione:

“Ho rifiutato molte offerte provenienti dalla Lega Pro. Era Foti a propormi in continuazione di andarmene, ha provato a piazzarmi almeno a 10 squadre. Pensavo che il mio futuro fosse a Reggio, ma evidentemente mi sbagliavo. Lo scorso anno mi sono abbassato l’ingaggio, sono stato messo fuori rosa, tutte cose che incidono non poco sul morale di un calciatore.”

“Due stagioni fa la Reggina era in una situazione disperata e posso dire che il mio contributo, così come quello di Vigiani e Brienza, è stato fondamentale ai fini della salvezza. Un reintegro in rosa? Il mio sogno è andare in serie A con questa maglia. Io, mia moglie e i miei figli, ormai siamo reggini. Per me sarebbe un onore poter continuare ad indossare la maglia amaranto.”

“Il primo giorno di ritiro, mister Breda mi disse che per lui ero l’ottavo centrocampista. Naturalmente, quelle erano delle nette disposizioni societarie. Durante il ritiro sono stato schierato negli allenamenti in ruoli non miei, spesso addirittura facevo il difensore. Questo mi può andare bene, anche perchè, per la Reggina, farei il portiere al posto di Kovaksic o Marino. La scelta di farmi allenare alle 15:00 sotto un sole cocente, invece, mi ha ferito molto: non era una punizione, era un’umiliazione. Non meritavo questo trattamento, né come uomo né come professionista.”

Giacomo Tedesco

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