Siderno, intervento di Fuda al Consiglio su legalità

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Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Sindaco Pietro Fuda durante il Consiglio Comunale Straordinario sulla legalità e sicurezza:

Signori consiglieri,
abbiamo avviato questa consigliatura con la precisa volontà di richiamare un pezzo del glorioso passato politico di questo Comune e siamo finiti in una gogna mediatica senza precedenti. In assenza di qualsiasi iniziativa giudiziaria si è inteso montare un processo mediatico nel filone del pensiero che ritenevamo superato, che la politica è “sangue e merda”.

Io ho fiducia nella magistratura e sbaglia chi pensa che la giustizia in Italia nel suo complesso non sia sufficientemente democratica. La magistratura, tra mille difficoltà, riesce, attraverso tre gradi di giudizio, a correggere tante imperfezioni insite del sistema.

Certo l’America, a prescindere dalla pena di morte che ci auguriamo venga abolita al più presto, ha qualcosa che da noi non c’è: la rapidità dei processi. È vivo ancora il ricordo della vicenda che ha interessato l’allora direttore del FMI Dominique Strauss – Kahn. In un mese è passato dall’ergastolo alla libertà. In Italia purtroppo dopo oltre un anno non si hanno notizie sul deprecabile episodio che ha interessato l’amico Mammì alla vigilia delle elezioni amministrative in questo Comune.

Ma non è solo una questione di tempistica. In America, nella lotta alla delinquenza organizzata si fa molto uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Ma le intercettazioni non possono essere usate come prove, ma servono a trovare le prove. Non si discute, in America, se pubblicare o non pubblicare intercettazioni non pertinenti all’indagine in corso, ma è l’uso stesso della intercettazione, attendibile nel merito, che è diverso.

Noi ci siamo proposti ad amministrare questo Comune, coscienti delle difficoltà che avremmo incontrato, ma consapevoli che a Siderno, grazie ai sidernesi, ci sono le condizioni per uscire dal pantano in cui ci siamo trovati. Io non intendo fare la difesa d’ufficio a chi non ha bisogno della mia difesa, perché per ognuno di loro parla la loro storia personale e familiare.

Non intendo affrontare analisi sociologiche sull’andamento dei flussi dei voti di ‘ndrangheta. Mi auguro solo che il Parlamento, nell’interesse di tutti i partecipanti alle competizioni politiche, voglia decidere chi può e chi non può votare. Fino a quando non si risolve questo problema saremo tutti ostaggio della commedia degli equivoci.
Per questo motivo ripeto un concetto che ho espresso in campagna elettorale e che rappresenta il nostro riferimento costante. La legalità va praticata e non predicata.

L’esempio più incisivo per la lotta alla criminalità si può dare solo con la buona amministrazione. Gli atti che abbiamo prodotto come Giunta e come Consiglio sono accessibili a tutti e non mi pare che siano atti che vadano verso un sostegno alla criminalità.

Si stanno affrontando i problemi e per ognuno si sta trovando una soluzione.
I problemi non si aggirano né si nascondono. I problemi si affrontano, si risolvono e sulle soluzioni trovate ci si assume la responsabilità.

In particolare poi, come abbiamo detto in campagna elettorale, stiamo aprendo tutti i cantieri possibili. Siamo in corsa per non perdere finanziamenti per: la Scuola media Pedullà, la Scuola elementare Donisi, la Pista ciclabile, l’Acquedotto per Salvi, il lungomare, queste infatti sono le opere con il finanziamento a rischio. Purtroppo non è stato possibile salvare il finanziamento di € 400.000,00 per Siderno Superiore, per il quale, peraltro, i Commissari avevano assicurato l’utilizzo.

Noi che riteniamo che il galateo venga prima del protocollo, non abbiamo mai condiviso l’idea che  bisogna fermare le opere pubbliche per fermare la ‘ndrangheta. Noi sosteniamo che lo Stato è più forte della ‘ndrangheta, guai se fosse diversamente, e pertanto lo Stato con la sua presenza deve assicurare l’esecuzione delle opere. Sappiamo benissimo che la componente di pensiero, chiamiamolo negazionista, che ritiene cioè che con la disoccupazione e con la fame si combatte la ‘ndrangheta, purtroppo ha nel Mezzogiorno tantissimi seguaci, non è casuale che la Commissione che ha amministrato questo Comune si sia strettamente attenuta a questo modo di pensare, ma noi lo ripetiamo, siamo del pensiero opposto e ci sforzeremo ad aprire più cantieri possibili.
Con il tempo vedremo chi avrà ragione”.

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