Sem: in Calabria ci proponiamo come anello di congiunzione per la sinistra divisa

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Le prossime elezioni regionali in Calabria vedranno le varie anime della lista L’Altra Europa con Tsipras divise.

Sinistra EuroMediterranea, com’è noto, aveva lanciato la proposta di un ampio schieramento, in cui tutte le anime della lista Tsipras potevano riconoscersi, per dare un’alternativa vera ad una regione in ginocchio e preservare l’unità della sinistra in Calabria. Non è andata così. Cionondimeno, crediamo che l’obiettivo di costruire nel nostro Paese ed, ovviamente, anche in Calabria una nuova soggettività di sinistra, ariosa e plurale, debba essere fino in fondo perseguito. A prescindere dal passaggio elettorale del 23 novembre prossimo.

In questa direzione e in questo quadro, cominciando con l’obiettivo minimale di contenere la polemica a sinistra nell’ambito della normale fisiologia delle competizioni,   noi ci impegniamo a lavorare fin d’ora per mantenere aperto il dialogo tra i compagni , le compagne, le forze ed i gruppi sociali e politici che adesso hanno scelto, di percorrere strade elettorali diverse.

Le elezioni sono un importante terreno del confronto politico ma non il solo. La discussione sulle condizione che consentano la partecipazione a competizioni elettorali, come sapete, è tuttora aperta, con pareri diversi, all’interno della nostra Aggregazione impegnata nella ricerca di un percorso costituente condiviso.

In questa ricerca si colloca la nostra posizione sulla vicenda calabrese, dove la carenza di grandi e continue spinte di movimento dal basso, e la presenza di un meccanismo elettorale vergognosamente escludente, rendono il terreno elettorale un campo minato, consolidano un’offerta politica trasversale deleteria e frantumano ulteriormente il fronte che si oppone al partito degli “accurduni” e al degrado inarrestabile della regione.

Rispettando le scelte fatte da tutte le altre parti della “Lista L’Altra Europa per Tsipras” nel contesto dato, ci proponiamo, in virtù della chiarezza e coerenza della nostre posizioni, come luogo e momento di incontro e di ricomposizione delle attuali divisioni.

Lo faremo già a partire dai prossimi giorni, chiedendo a tutti un impegno unitario nelle mobilitazioni sugli obiettivi comuni di lotta contro l’austerità, difesa dei diritti e della dignità del lavoro (mobilitazioni contro lo Sblocca Italia e le politiche del governo Renzi, manifestazioni sindacali del 25 ottobre, del 4 e dell’8 novembre già in calendario, lotta contro il TTIP, uno

 

strumento destinato a cancellare la stessa sovranità nazionale e ad abbattere ogni tutela della salute dei cittadini, delle produzioni agricole di qualità e pregio, dell’ambiente di un intero continente). Lo faremo mantenendo ferma l’attenzione sui preoccupanti scenari che si vanno delineando nel mondo e in particolar modo, nell’Africa Mediterranea, nel Golfo e nel Medio Oriente, dove si registra lo sbriciolamento degli assetti statuali nati dopo la grande guerra e la caduta dell’impero ottomano in un caos dal quale si fatica ad intravedere fuoriuscite nuove e rispettose dei diritti e della dignità di intere popolazioni.

Lo faremo rilanciando il confronto e la discussione in preparazione della manifestazione nazionale del 29 novembre e le scadenze che la lista si è data da qui a dicembre, fino alla prossima assemblea nazionale che dovrà decidere sul futuro di questa nostra esperienza.

La vicenda elettorale calabrese avrà il suo corso, ma al di là di ogni possibile esito, c’è, nella nostra regione, un bisogno vitale di cominciare, da subito a gettare le basi di una proposta ideale, politica, sociale, culturale e di un percorso di lungo respiro da collocare, con le sue specificità, nel percorso costituente intrapreso dall’ ALTRA EUROPA PER TSIPRAS.

 

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