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C’è qualcuno che, in palese mala fede poiché corresponsabile e con la coda di paglia, tenta subdolamente di mettere in sordina e far cadere nel dimenticatoio la vergognosa vicenda, assorta anche nelle cronache nazionali, che vede protagonista la Dirigente del settore Finanze del Comune di Reggio Calabria, Orsola Fallara.
Come è noto la Dirigente Fallara si è, sfacciatamente, auto-liquidata parcelle, prelevando dalle casse comunali come se si trattasse di un conto corrente personale, per astronomici importi di centinaia e centinaia di migliaia di euro: per essere precisi circa un milione e mezzo di euro, negli anni 2009 e 2010. Tutto ciò provoca, ogni giorno di più, una pesante ed unanime ondata di condanna, sdegno ed indignazione nell’intera collettività reggina.
E’, però, assolutamente, necessario ed indispensabile mettere le cose in ordine e informare in maniera completa e corretta tutti i reggini, onde evitare colpevoli reticenze o infida disinformazione.
La signora Orsola Fallara è la Dirigente del settore Finanze del Comune di Reggio Calabria dal lontano 2002, vale a dire dal nefasto giorno dell’avvento di Scopelliti a Palazzo S. Giorgio.
La signora Fallara non ha mai vinto alcun concorso, ma, per questo lungo tempo, ha espletato l’importantissimo e strategico incarico di Dirigente da “esterna”. Per tutti questi lunghi anni, è stata, infatti, nominata Dirigente dal sindaco Scopelliti, solo ed esclusivamente sulla base di un rapporto fiduciario.
Quindi, sono del tutto evidenti lo stretto legame e il lungo sodalizio che hanno contraddistinto l’ex sindaco di Reggio e attuale presidente della Regione con la Dirigente del settore Finanze.
Otto lunghi ed ininterrotti anni di profonda co-gestione e familiarità amministrativa tra Orsola Fallara e Giuseppe Scopelliti, i quali, visti i fatti accaduti, hanno ridotto il Comune e, in particolare, le finanze comunali ad un colabrodo, al punto che si parla sempre più insistentemente di totale dissesto finanziario. Una gestione privata e personale, avallata dal sindaco Scopelliti, che tanti danni ha prodotto a migliaia di lavoratori, fornitori e imprenditori che attendono, da un’eternità, il saldo di enormi crediti vantati nei confronti del Comune. Pertanto, sarebbe troppo comodo ascoltare e accettare asetticamente le recenti timide e candide affermazioni di Scopelliti, il quale, ha tentato, in modo criptico, di prendere le distanze dai comportamenti della Fallara. Ci è sembrato che il Presidente della Regione parlasse, balbettando, di una materia astratta e, ancora peggio, di una persona quasi sconosciuta.
E’ lo stesso sistema usato da Giuseppe Scopelliti riguardo la sua partecipazione, accertata dal Ros dei Carabinieri, ad un banchetto organizzato dall’imprenditore Barbieri, arrestato nell’Operazione Meta, al quale prese parte anche il boss latitante Cosimo Alvaro.
A ragion veduta, siamo convinti che la vecchia tattica rappresentata dal negare l’evidenza, raffigurata dagli otto anni di guida del Comune da parte della coppia Scopelliti-Fallara, equivale ad un oltraggio, un’offesa e uno sfregio all’intelligenza dei reggini.
Come si suol dire: la toppa è peggiore del buco.
Ci sorprende, pertanto, il fatto che Scopelliti possa pensare che i reggini siano così stupidi da digerire facilmente la “piccola svista” della Fallara, costata un mare di soldi pubblici, senza considerare quello che la stessa ha rappresentato per le nefaste amministrazioni guidate da Scopelliti. Del resto, pare che l’indagine aperta dalla Magistratura su questa vicenda stia monitorando, analogamente, le posizioni di altri due Dirigenti del Comune di Reggio, Saverio Putortì e Franco Zoccali, anche questi esterni e strenuamente voluti dall’ex sindaco, i quali, entrambi, sono stati nominati, sempre da Scopelliti, Dirigenti generali della Regione Calabria, ovviamente, anche in questo caso,”esterni”, non avendo vinto alcun concorso.
Una cosa è certa, i fatti chiari ed inequivocabili consegnano una schietta verità: Fallara e Scopelliti, Scopelliti e Fallara sono due facce della stessa medaglia. Ovviamente, si tratta di una medaglia di metallo rigorosamente non prezioso e, quindi, senza valore, altrimenti, sicuramente, potrebbe essere oggetto di un’auto-liquidazione da parte di qualcuno…….
IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PdCI DI REGGIO CALABRIA
Ivan Tripodi
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