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Lunedì 6 maggio 2013, alle ore 17.30, presso la libreria “Culture”, via Zaleuco – Reggio Calabria, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, per il ciclo “Quattro passi … nel mondo antico …” promuove il dodicesimo incontro dal titolo “Apuleio”.
Il ciclo di conferenze, ideato dalla prof.ssa Maria Quattrone, si prefigge di fare conoscere il mondo antico, latino e greco in particolare, attraverso alcuni autori che rappresentano – se così si può dire – “Voci significative dello stesso”. Dopo i saluti di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria e l’introduzione di Maria Quattrone, già Dirigente Scolastico del Liceo Classico “T. Campanella” di Reggio Calabria, relazionerà sul tema dell’incontro Nicola Catalano, Dirigente Tecnico del Ministero della Pubblica Istruzione (M.P.I.).
Lucio Apuleio nasce a Madaura tra il 125 – 170 d. C., piccolo ma importante avamposto romano. Discendente da una famiglia benestante ha l’opportunità di studiare grammatica e retorica nella città di Cartagine. Approfondisce lo studio della poesia, musica, geometria e soprattutto filosofia. A Oea, nel 155/156 d.C., sposa la ricca vedova Pudentilla, ma viene citato in giudizio dai parenti con l’accusa di averla sedotta attraverso le arti magiche. Per difendersi scrive la celebre orazione Apologia. A partire dal 170 d. C. non si hanno più notizie. Apuleio di scuola platonica scrisse moltissimo, in versi e in prosa, ma anche di aritmetica, musica e medicina. Compose, inoltre, “Carmina amatoria”, “Ludicra”, una traduzione del “Fedone” platonico e un romanzo “Hermagoras”, di cui restano pochi frammenti. Prima di morire intorno al 175 d. C., probabilmente a Cartagine Apuleio completò il suo capolavoro: le “ metamorfosi”.
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