Reggio Calabria: Caridi negato accesso alle ex officine Omeca

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Michele Marcianò: “Omeca sono un patrimonio conquistato anche grazie ad importanti battaglie politiche trasversali. Un affronto alla città quanto accaduto ieri”
Quanto è accaduto al senatore Antonio Caridi  al quale non è stato consentito l’accesso alle ex Officine Omeca in occasione della visita del premier Matteo Renzi, è non solo inaccettabile sotto il profilo della correttezza istituzionale e del rispetto delle più elementari regole ma si configura come un vero e proprio affronto per il territorio ed i suoi rappresentanti politici ed istituzionali.
Ancora una volta assistiamo ad un esercizio di arroganza e mancanza di rispetto nei confronti di una città divenuta teatro di passerelle per il Presidente del consiglio e i suoi compagni di partito. Un’operazione assai curata sul piano dell’immagine che rivela tuttavia una profonda inconsistenza in termini di proposte e contenuti poiché fondata sulla negazione del confronto e dell’apertura a tutti gli interlocutori, politici ed istituzionali, di questa comunità.
È inaccettabile che eventi di tale portata vengano gestiti ad uso e consumo di un’unica parte politica ,che si loda e si incensa ancor prima di aver prodotto anche il minimo risultato per questa comunità. Impedire ad un senatore della Repubblica di partecipare all’iniziativa e, ancor prima non aver previsto che fosse invitata tutta la deputazione calabrese e tutti i consiglieri comunali sono un chiaro sintomo di scarsa attenzioni per le varie voci ed espressioni di questa collettività e denotano un atteggiamento sprezzante del quale, in questa fase storica del nostro Paese, si farebbe volentieri a meno.
Le ex Officine Omeca sono un orgoglio per questa città, un fiore all’occhiello su scala internazionale con  maestranze qualificatissime  e un indotto significativo, un autentico patrimonio conquistato e sudato anche grazie ad importanti battaglie politiche trasversali portate avanti nell’esclusivo e supremo interesse della città.
Quanto accaduto , dunque, appare grottesco anche in virtù del fatto che a presenziare alla kermesse di partito, accanto al premier, ci fosse Mario Oliverio. Ci chiediamo, legittimamente, a che titolo dal momento che la sua proclamazione come governatore della Calabria ancora non risulta sia avvenuta.

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Author: Maria1

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