Reggio Calabria, aggredisce prostitute tentando di imporsi come protettore. Polizia arresta tunisino

arresto tunisino

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Nella tarda serata di sabato scorso, un equipaggio della “Squadra Volante” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, transitando lungo il Lungomare Matteotti, all’altezza della villa comunale, è stato concitatamente fermato da tre donne.

Le stesse, tutte di nazionalità rumena, dichiaravano di essere prostitute e di essere state aggredite poco prima da un nordafricano, il quale si trovava a poca distanza e che, a dire delle donne, le aveva minacciate con un coltello, palpeggiando altresì una delle tre, nel tentativo di obbligarle a farsi corrispondere una somma di denaro perché potessero continuare ad esercitare in quel luogo l’attività di meretricio.

Gli agenti hanno recuperato l’arma indicata, un grosso machete, e hanno identificato l’individuo, conducendolo in Questura. Qui le donne hanno confermato in denuncia l’accaduto e il soggetto, identificato per Ramzi JABNOUNI, cl. 88, di nazionalità tunisina ed irregolaere sul territorio nazionale, è stato tratto in arresto in flagranza per i reati di tentata estorsione, porto abusivo di coltello di genere vietato e di violenza sessuale.

Il tunisino è stato poi associato alla casa circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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