Premio sportivo “Reggio Città Metropolitana”

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Il secondo premio sportivo “Reggio Città metropolitana”, organizzato dal noto giornalista calabrese Maurizio Insardà, ha scelto come vincitori per l’edizione  2010 un reggino e..mezzo…Infatti, se il giornalista Antonio Barillà è un fiero rappresentante della città dello stretto, l’altro premiato è bstato  Walter Mazzari, toscano di nascita ma reggino d’adozione. L’attuale allenatore del Napoli è un’icona di Reggio Calabria per quello che ha fatto nei tre anni in cui è stato la guida tecnica della formazione amaranto: “Sono contento di questo riconoscimento e di essere tornato in questa città – dice MAzzarri – non posso dimenticare i miei tre anni passati con la Reggina. Sono state delle stagioni particolari le cui sensazioni non si possono descrivere a parole. Abbiamo affrontato una miriade di difficoltà giorno dopo giorno, ma , alla fine, siamo riusciti sempre a raggiungere i nostri traguardi anche quando ci davano per spacciati.” Mazzarri, infatti, è il tecnico che ha salvato una squadra di provincia partendo da undici punti di penalizzazione: “Quel campionato è stato qualcosa di irrepetibile. Tutti ci davano per morti dopo il girone d’andata ma sicuramente l’handicap è stata la prima motivazione che ci ha spinto a compiere una vera e propria impresa sportiva. Giorno dopo giorno cresceva in noi la consapevolezza che avremmo potuto centrare una salvezza che credo che rimarrà per sempre nel cuore di tutti ed in quello del popolo reggino che ci ha seguito con grande passione.” Una Reggina che, però, viene da una retrocessione in Serie B ed un campionato al di sotto delle aspettative: Sinceramente non me lo aspettavo. Ero convinto che gli amaranto fossero i favoriti al ritorno nella massima serie insieme al Torino Qualcosa è andato storto ma sono convinto che il residente Foti sappia come intervenire e riportare in alto una piazza che ha fatto molto bene negli ultimi dieci nel massimo contesto nazionale.” Mentre Mazzarri qualsiasi cosa tocca diventa oro tanto che può essere tranquillamente considerato un re Mida del Calcio. Promozione con il Livorno, tre salvezza in fila con la Reggina, due annate splendide con la Sampdoria ed un Napoli catapultato dalla zona retrocessione fino al sesto posto, davanti a Juventus, Lazio e Fiorentina: ” Sono ovviamente fiero dei risultati che ho ottenuto in questi anni, frutto del lavoro e dell’impegno che metto ogni giorno nella mia professione. Non sono un tecnico facile da gestire e ne sono consapevole,  se un presidente viene da me a chiedermi di fare la formazione, io me ne vado il giorno dopo. Non sono mai sceso a compromessi ed ho sempre messo i punti sulle i nelle società in cui sono stato. I risultati mi hanno sempre premiato e spero di proseguire su questa strada.” Mazzarri, un tecnico mai esonerato in carriera: ”Sono convinto che un allenatore deve essere giudicato per i risultati ottenuti in base alle forze economiche della società in cui lavoro. E’ facile vincere quando hai una dirigenza che spende centinaia di milioni di euro ogni Estate. Io ho lavorato sia in provincia che in piazze di medio calibro ed ho sempre ottenuto i traguardi che potevamo permettere di centrare in base alle potenzialità. Fortunatamente, ho avito a che fare con dei presidenti misurati nelle loro scelte ma, purtroppo, nel calcio di oggi, vige la legge della fretta e non si dà il tempo ad un allenatore di poter trovare una chimica perché, alla prima striscia negativa, viene sollevato dal suo incarico. I risultati, spesso, arrivano dopo aver cominciato un percorso ma, in Italia, i giovani tecnici si bruciano perché hanno poco tempo trasmettere alla squadra i propri concetti”. MAzzarri invece si fa ascoltare subito come è successo a Napoli in questa stagione e ritira un premio strameritato nella città in cui ha lasciato un ricordo indelebile. Il tecnico toscano andrà in vacanza prima di tornare a pensare al suo Napoli, una squadra pronta a migliorarsi e tentare l’assalto alla Champions League. Reggio Calabria e la Reggina fanno un grosso in bocca al lupo all’uomo dei tre miracoli, pronto a conquistare altri successi per una carriera che ancora può regalargli tante soddisfazioni.

Il premio sportivo Area Metropolitana è stata anche l’occasione di un interessante dibattito con alcune grandi firme del giornalismo sportivo italiano. Antonio BArillà, cronista calcistico emergente, è stato anche premiato in una manifestazione che ha visto la presenza di un folto pubblico: “Sono contento perché torno nella mia città per ricevere questa targa – dice Barillà – sto cercando di crescere anno dopo anno nella mia professione ma non posso dimenticare le mie origini. Il Sud è la mia casa e sono felice che gli organizzatori hanno deciso di scegliere me per questa edizione.” BArillà fa un punto sul campionato della Reggina e sulla prossima campagna trasferimenti: “La formazione amaranto paga un pessimo inizio di stagione. Sulla carta, non aveva nulla da invidiare alle altre concorrenti per la promozione ma, purtroppo, i risultati non hanno dato regione alla previsioni di noi addetti ai lavori. Ma la possibilità di ritornare in alto esiste anche se il presidente Foti dovrà essere attento nel prossimo mercato. Le società di seconda fascia cambiano l’organico attraverso il mezzo degli scambi fra giocatori, quindi bisognerà fare le scelte giuste e, soprattutto, non dovrà sbagliare il prossimo allenatore.” Che potrebbe essere ancora Breda. Ed il giornalista della Rai Paganini, che ha presentato l’evento assieme alla collega Sabrina Gandolfi, spende due parole sull’attuale tecnico amaranto:”E’ uno dei giovani allenatori emergenti al quale darei fiducia. L’ho conosciuto ai tempi della Sampdoria e devo dire che era già un allenatore quando giocava. Bisogna dargli tempo perché è molto preparato ed ha grandi ambizioni”. Era presente anche Italo Cucci, giornalista ed opinionista storico che elogia MAzzarri:” Nell’era del Guardiolismo cioè dei tecnici fatti in casa che, in Italia, falliscono (vedi Ferrara alla Juventus e Leonardo al Mialn, n.d.r.), Walter ha dovuto cominciare la stagione lontano dai campi. Fortunatamente è rientrato in pista ed ha dimostrato che gli allenatori che vengono dalla gavetta possono guidare anche squadre con ambizioni importanti e credo che l’exploit di MAzzarri abbia confermato che non è sbagliato puntare su gente come lui. La Juve lo ha appena fatto scegliendo Del Neri e lo avrebbe fatto anche l’Inter che ha chiesto informazioni su MAzzarri prima di sentirsi dire dal presidente del Napoli che il suo tecnico non si muove dalle pendici del Vesuvio. Walter è un tecnico indimenticabile, nel senso che in ogni piazza dove va ad allenare lascia qualcosa che rimarrà per sempre. Fino ad ora è stato così ed i risultati parlano per lui”. Soddisfatto dell’esito della serata l’organizzatore della manifestazione Maurizio Insardà:”Anche quest’anno siamo riusciti a portare personaggi importanti del mondo calcistico italiano. MAzzari, a Reggio, è un vero e proprio simbolo sportivo e ci è sembrato giusto dare a lui il premio come è stato bello premiare un giornalista in rampa di lancio come BArillà. Devo ringraziare la presenza di Cucci, Paganini e della Gandolfi, la mia squadra che è sempre pronta a sostenermi in questo tipo di iniziativa che avranno di certo un seguito.”

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