Passaggio definitivo al digitale terrestre in Calabria, ecco le regole

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La televisione che da anni conosciamo e utilizziamo sta per spegnersi per sempre. Al posto della tv analogica arriva quella digitale, le modalità per ricevere i programmi cambiano considerevolmente e, di conseguenza, anche le nostre abitudini.

Allo stesso modo c’è però il rischio reale che i “furbetti di turno” possano approfittare della scarsa conoscenza della materia  per spillare quattrini agli ignari consumatori. Per questi motivi, e per quella massima che dice che la migliore prevenzione è la tutela, vediamo cosa possiamo fare per evitare spese inutili e per auto tutelarci.

  1. Analizzare i propri apparati di ricezione.

Prima di fare nuovi acquisti occorre verificare i propri apparati  di ricezione televisiva. Se si ha un televisore privo di presa scart si potrebbero avere delle difficoltà ed è meglio, quindi, acquistarne uno nuovo. Per legge i nuovi televisori in commercio hanno al loro interno un decoder digitale. Importante: per ogni televisore occorre un decoder!

  1. Non affrettarsi ad acquistare il decoder.

Il passaggio alla tv digitale ha un costo. Costo che, purtroppo, pagano i cittadini. Il consiglio è quindi quello di spendere poco e bene. I decoder in commercio non sono tutti uguali. Gli zapper, ad esempio,  costano pochissimo (circa € 30) e permettono la ricezione dei canali in chiaro, cioè quelli gratuiti.  Tutti gli altri costano di più e  permettono di vedere anche le tv a pagamento, usare l’interattività  con il collegamento a internet e anche, se predisposti, vedere i canali in alta definizione. Prima di correre nel negozio è bene informarsi e decidere cosa acquistare. 

  1. Informarsi da fonti istituzionali.

Dietro la somministrazione di informazioni ci potrebbe essere l’interesse di chi vuole ricavarne profitto, come installatori non corretti che propongono lavori d’impianto  inutili o venditori inaffidabili che propongono abbonamenti a pay tv . Occorre cautela: la tv  digitale si può vedere, nella maggior parte dei casi, benissimo con la propria antenna e con decoder acquistati nei negozi, anche a basso costo .

Suggeriamo, prima di operare qualsiasi tipo di spesa e per qualunque necessità anche in caso di mancata visione di alcuni canali o di conoscere quali siano i decoder ammessi al contributo (per gli aventi diritto),  di  informarsi utilizzando solo fonti istituzionali,  come il sito messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico – Settore comunicazioni – www.decoder.comunicazioni.it o telefonando al numero verde gratuito 800.022.000.   

  1. effettuare una prima prova

Ormai è certo: il digitale terrestre in alcune zone potrebbe non essere visibile. Se attualmente alcuni canali analogici si vedono male o si risiede in una zona servita da un ripetitore che non verrà riacceso in digitale è probabile che non si riceveranno tutti i canali del digitale terrestre.  E’, quindi, consigliabile non acquistare immediatamente tutti i decoder necessari, ma provarne uno,  preso per verificare la ricezione il giorno dell’ spegnimento del segnale analogico. Se si è residenti in una zona non raggiunta dal segnale terrestre, per vedere la tv digitale bisognerà  utilizzare la ricezione da satellite e acquistare un decoder satellitare per i canali in chiaro  “Tivù  sat” che permette la visione dal satellite di tutti i canali trasmessi sul terrestre. 

  1. La scelta della piattaforma è a cura dell’utente

La tv digitale non si vede solo con la piattaforma terrestre, che rappresenta il naturale sostituto dell’analogico. È bene, quindi, tenere presenti le seguenti differenze: la piattaforma terrestre è la più economica perché utilizza, nella maggior parte dei casi, le  antenne e gli impianti utilizzate per la tv analogica; la piattaforma satellitare è indispensabile per  chi ha problemi di ricezione del segnale terrestre, ma comporta la spesa aggiuntiva della parabola  e della sua installazione;la piattaforma IPTVè utilizzabile solo per chi ha la banda larga e ha il  costo di un abbonamento mensile.

  1. Parola d’ordine: risintonizzare e risintonizzare il decoder o il televisore !

Quasi tutti i problemi di ricezione che si presentano durante lo switch-off si risolvono sintonizzando spesso il decoder. Anche coloro che da tempo vedono i canali digitali devono risintonizzare il  decoder o il televisore per ricevere le nuove frequenze.  Fino alla chiusura completa dell’analogico, le emittenti Televisive sono costrette, in alcuni casi, ad  effettuare delle modifiche trasmissive, diventa, quindi, necessario effettuare nuovamente la sintonizzazione automatica dei canali: tutti gli utenti devono, pazientemente, utilizzare la funzione  “sintonizzazione” ogni volta che perdono la visione di qualche canale. Se nonostante la nuova sintonizzazione, la totalità dei canali continua a non essere visibile, è  probabile che ci sia bisogno di un intervento sull’impianto di ricezione. Prima di rivolgersi ad un  installatore è però consigliabile contattare il numero verde del Ministero.

  1. Chiedere l’intervento di un tecnico solo se strettamente necessario

La spesa più grande da sostenere per passare alla tv digitale è quella relativa all’aggiornamento  dell’impianto di ricezione, sia personale che condominiale. Tale spesa deve essere fatta solo se strettamente necessaria e nei casi di antenna singola, dopo lo spegnimento delle trasmissioni analogiche. Solo se, nonostante tutto, sussistono ancora  problemi si deve richiedere l’intervento di un tecnico in grado di rilasciare l’obbligatorio  certificato di conformità. È sempre consigliabile farsi fare più preventivi da installatori diversi.

Passare dalla tv analogica a quella digitale è un processo tecnologicamente complesso. Centinaia sono i tecnici  impegnati a far sì che i canali televisivi siano visibili da tutti. Adiconsum Calabria, attraverso i suoi operatori specializzati, e per cercare di fornire il migliore orientamento possibile avvierà, a breve,  una serie di iniziative per essere vicini ai consumatori calabresi in questa delicata fase.

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Author: Cristina

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