Marcianò: “Il taglio al rifinanziamento del decreto Reggio è uno scippo”

giuseppe scopelliti

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“La notizia del taglio al rifinanziamento del decreto Reggio non può passare in sordina: serve, invece, un immediato intervento di chiarezza da parte del Sindaco Falcomatà e dei parlamentari reggini, affinchè si spieghino alla cittadinanza le motivazioni di questo ennesimo scippo”.

Lo afferma in una nota il consigliere provinciale Michele Marcianò.

“La vicinanza del Governo alla nostra città, tanto proclamata a parole, viene sepolta dinanzi a provvedimenti che uccidono, invece, ogni speranza di futuro per la nostra Reggio. Assordante e clamoroso è il silenzio dell’amministrazione comunale che, venendo meno alle proprie responsabilità, non chiarisce ai reggini i contorni di una vicenda drammatica per lo sviluppo economico e infrastrutturale della città.

Il rifinanziamento “monco” del Decreto Reggio, infatti, potrebbe avere durissime ripercussione sulla realizzazione (in molti casi solo sul completamento) di numerose opere progettate ed avviate dalle precedenti amministrazioni comunali: dunque far passare in sordina quanto deciso dal Governo manifesta una mancanza di rispetto nei confronti dei reggini.

E’ da evidenziare inoltre come solo Giuseppe Scopelliti, nelle sua carica di Sindaco, riusciva a reperire somme e finanziamenti per la nostra città ogni qualvolta si recava a Roma, facendo rispettare gli impegni e le promesse romane sul nostro territorio. La storia ci dice questo e nessuna parola può confutarla.

In questi giorni, invece, assistiamo all’ennesima “tegola” senza spiegazioni: e visto che alcune somme del decreto Reggio interessano anche l’Amministrazione Provinciale, chiedo al presidente Raffa di assumere posizioni ufficiali nei confronti di questa vicenda, al fine di ottenere massima chiarezza e chiarire i contorni delle scelte.

Non ultimo – conclude Marcianò – bisogna sottolineare l’inoperosità della deputazione reggina sia alla Camera che al Senato: possibile che nessuno di lor si sia accorto del “regalino” che il governo stava confezionando alla città: possibile che nessuno di loro abbia sentito il dovere di attivarsi per chiedere spiegazioni e ricercare soluzioni immediatamente praticabili per sopperire ad un gravissimo torto?

In attesa di una parola che sia una da parte dei soggetti interessati, l’unica cosa che possiamo ribadire è la nostra totale disapprovazione verso un provvedimento che ci penalizza e ci umilia, come reggini e come calabresi.

MICHELE MARCIANO’

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Author: mario.labate

mario labate - collaboratore presso la testata ntacalabria.it

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