Locri (RC), Consiglio Comunale: venuta meno l’agibilità democratica. L’opposizione abbandona l’aula dopo 7 ore di discussione

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Sette ore e 24 minuti solo per discutere della “verifica delle linee programmatiche dell’Amministrazione comunale guidata dal Prof. Giuseppe Lombardo” ed alla fine della discussione nessun voto e nessuna proposta da parte della maggioranza consiliare di centro sinistra.

L’unica certezza emersa ieri durante la lunga discussione   consiliare è che il Sindaco Lombardo e la sua “spaccata” maggioranza non hanno un progetto politico programmatico per amministrare la città, ma intendono solamente “tirare a campare” mentre la città, giorno dopo giorno, viene sommersa da evidenti problematiche che creano disagio ed imbarazzo agli sconcertati cittadini locresi.

Il programma elettorale  amministrativo della “Lista Civica Solidale” proposto ai cittadini in campagna elettorale non è stato utilizzato come programma di governo in quanto “non realizzabile a causa delle gravi condizioni economiche finanziarie in cui versa l’Ente”.

   Le “linee programmatiche” approvate, a norma di Statuto comunale entro cento venti giorni dall’insediamento del Sindaco, e, quindi, lo scorso 24 agosto 2011, non sono state attuate a causa dei medesimi problemi finanziari.

Da ciò si evince che l’Amministrazione comunale di Locri di centro sinistra, dopo aver preso in giro i cittadini in campagna elettorale, oggi, a distanza di quindici mesi, dichiara di non essere in grado di pianificare il futuro della città, ma contestualmente si “aggrappa” alle “poltrone” e non intende alzare bandiera bianca ammettendo il proprio evidente fallimento e l’indubbia e verificata incapacità a governare la città.

A tutto ciò si aggiunge l’arroganza istituzionale del Presidente del Consiglio comunale , Avv. Antonio Cavo, che cerca di evitare figuracce ai compagni di maggioranza e di merenda, interpretando a propria convenienza lo Statuto ed il Regolamento comunale per salvare la maggioranza lombardiana ormai in evidente stato di coma.

I gruppi di minoranza che già in precedenti occasioni hanno denunciato l’assurdo comportamento del Presidente Cavo, ieri, in segno di protesta, hanno abbandonato l’aula consiliare auspicando, nel contempo,  un intervento del Prefetto di Reggio Calabria al fine di ripristinare l’agibilità democratica in seno alla massima assise cittadina, venuta meno a causa del grave modo di agire del Presidente della stessa che risponde al comando del  “Capo” grande e noto burattinaio della maggioranza consiliare e di altre incresciose vicende politico amministrative.

Non è inoltre più accettabile che il Presidente Cavo, con consueta arroganza e prepotenza, imponga che le riunioni del Consiglio comunale si svolgano durante l’orario lavorativo con l’unico obiettivo di evitare la partecipazione dei cittadini e, soprattutto, impedisca la discussione su importanti e scottanti argomenti sui quali la città pretende di  avere chiarimenti e risposte.

A distanza di quindici mesi solo Lombardo e parte (alcuni si sono pubblicamente dissociati) della maggioranza continuano a non rendersi conto della paralisi  politico amministrativa che si registra in città e del gravissimo grado di degrado ed abbandono, conseguenza diretta di tale azione politico amministrativa.

Alla luce del Consiglio comunale di ieri appare evidente che la situazione è divenuta ormai insostenibile per la città di Locri e per i suoi cittadini.

Locri merita un’azione politica forte ed incisiva finalizzata alla ricerca di soluzioni condivise e definitive delle problematiche economiche e finanziarie che sono, ricordiamo ancora una volta, l’evidente frutto di decisioni e scelte politiche sbagliate fatte negli ultimi trent’anni della storia politica della città e  di cui l’attuale Sindaco è il principale responsabile.

Lombardo dopo aver amministrato fino alla fine degli anni novanta contribuendo a dissestare economicamente e politicamente la città è oggi ritornato per completare l’opera: distruggere la città di Locri.

I gruppi di opposizione, “Siamo Locri”, “Città in Comune” e “Leali alla Città”, auspicano oltre all’immediato intervento del Prefetto, anche la rivolta dei cittadini locresi e dei tanti giovani che vorrebbero vivere nella propria città,ma che si stanno allontanando non intravedendo nessun futuro e nessuna opportunità a causa di una amministrazione vecchia ed incapace di creare sviluppo per la propria comunità.

In attesa che il Consiglio comunale venga riconvocato nei prossimi quindici giorni a norma di statuto,per come formalmente richiesto dai gruppi di opposizione , si spera che in un momento di lucidità il Sindaco Lombardo si renda conto dei gravi danni che sta arrecando alla collettività e rassegni le dimissioni evitando così una straziante agonia alla storica cittadina locrese. 

                                                                                                                                                   

                                                         Gruppi di Minoranza

                                                   Consiglio Comunale Città di Locri

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Author: Cristina

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