Interrogazione di Giordano (IdV) su Centro sangue

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Il consigliere regionale di Italia dei valori Giuseppe Giordano ha depositato una interrogazione a risposta immediata sulle problematiche afferenti il piano di programmazione per l’anno 2012 per l’autosufficienza regionale di emocomponenti ed emoderivati nonché sui requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali  e delle unità di raccolta e sul modello per le visite di verifica previsti dall’accordo stato/regioni del 16 dicembre 2010.

Giordano mette in rilievo nella interrogazione presentata come l’analisi dei dati regionali  evidenzia un lieve e insufficiente aumento dell’attività di plasma produzione e ciò ha determinato  nel biennio 2010/2011 un incremento nell’acquisto da parte della regione Calabria di emoderivati e più precisamente si è passati dai circa quattro milioni di euro ai circa dieci milioni attuali di spesa

Tale situazione, sottolinea il consigliere regionale, sarebbe causata dalla insufficienza nei centri trasfusionali ospedalieri di separatori cellulari per l’effettuazione della plasmaferesi, procedimento essenziale per ottenere  il plasma necessario ad essere inviato all’industria.

Nel contempo, specifica Giordano,a seguito dell’accordo stato regioni del 16 dicembre 2010 sono stati individuati i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali  e delle unità di raccolta e sul modello per le visite di verifica, requisiti che nascono dall’esigenza di recepire le direttive in materia europea in materia di sangue ,emocomponenti  e farmaci derivati al fine di garantire  omogenei livelli di qualità e sicurezza dei prodotti e delle prestazioni trasfusionali su tutto il territorio dell’Unione Europa.Secondo quanto previsto dall’accordo ci si dovrà conformare ai requisiti entro il 31 dicembre 2014 e in tale direzione la regione Calabria ha avviato le opportune verifiche presso i centri trasfusionali e di raccolta perché, previa prescrizione, gli stessi si adeguino ai parametri normativi.

Su questi presupposti con l’interrogazione presentata  si chiede di  sapere se tutti i centri trasfusionali ospedalieri  sono attualmente  dotati dei separatori cellulari per l’effettuazione della  plasmaferesi, in caso contrario quali iniziative si intendono intraprendere per colmare tale carenza e permettere così  il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal  piano di programmazione regionale per l’autosufficienza di emocomponenti ed emoderivati; e ancora, se l’attività di verifica dei requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali  e delle unità di raccolta  sia stata completata e quali siano  i relativi dati acquisiti , se sono stati previsti dei contributi finanziari a favore dei centri e delle unità di raccolta gestiti dalle onlus, in particolare dalle sezioni regionali dell’Avis, per sostenere le spese di adeguamento delle strutture  ai requisiti richiesti, in caso contrario quali iniziative si intendono intraprendere per sostenere economicamente le suddette  organizzazioni di volontariato che supportano  in modo rilevante   un settore vitale per la sanità calabrese.

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Author: Cristina

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