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Le risposte che gli “amici” del mio stesso partito hanno inteso rivolgermi, le rispedisco al mittente con serenità e determinazione. La voglia e la passione che contraddistingue il mio cammino nel movimento politico di Futuro e libertà non può essere minimamente sindacato sgarbatamente da coloro che pur avendo ricevuto in dono il “pennacchio” di Dirigente regionale sono distanti anni luce dal comprendere e dall’operare in questa fase politica.
Non lo dico perché voglio peccare di presunzione ma solo per ricalcare i concetti che il Presidente Fini ha sempre richiamato e proprio ieri aprendo i lavori dell’ufficio di Presidenza del FLI ha ancora ribadito che bisogna lavorare nei territori e aprirsi in maniera dirompente verso la società civile.
Evidentemente i colleghi “dirigenti calabresi” non sono stati informati adeguatamente sullo svolgimento dei lavori, ma come al solito in maniera spropositata, inadeguata e del tutto fuori dalle logiche interne che dovrebbero interessare il nostro movimento politico hanno inteso attaccarmi. Chi sono questi sedicenti Dirigenti FLI?, chi si arroga il diritto di mettere alla berlina il nostro movimento politico?.
Sono curioso di sapere se questi comunicati siano stati autorizzatati dalla Coordinatrice Regionale, nel caso affermativo avremo modo di chiarire la vicenda nella giusta sede alla presenza dei vertici del partito verso i quali i sedicenti Dirigenti FLI vogliono far sentire la loro flebile voce. Mi rattrista dover evidenziare la scarsa capacità di analisi del comunicato da parte del sedicente gruppo Dirigente FLI calabrese, ma non sto certo qui a spiegare le ragioni e le motivazioni di ordine nazionale che lo hanno prodotto, perderei solo tempo.
Ai colleghi del mio movimento ribadisco che loro mal grado e senza avere dietro anni di carriera parlamentare, in questo nuovo soggetto politico sono membro sia della Commissione di Garanzia, titolare di un Dipartimento e membro di diritto del Coordinamento Regionale.
Voglio concludere queste mia (seppur sofferta) replica con un augurio: apriamo gli occhi e lavoriamo per mettere in atto il cambiamento politico di cui l’Italia e la Calabria hanno bisogno. Se involontariamente ho urtato la suscettibilità di qualche nuovo “colonnello” chiedo scusa. Allo stato attuale non sono a conoscenza di organismi democraticamente eletti per quanto attiene le donne Calabresi del FLI, sarebbe sgarbato da parte mia rispondere a tutte le donne FLI tirate maldestramente in ballo. La mia persona e il gruppo che rappresento non si fermerà di fronte a cotanta bassezza.
I diversi incontri che ho personalmente avuto con il Presidente Fini mi hanno dato la giusta carica per affrontare il cammino.
Francesco Grandinetti: Dirigente Nazionale Futuro e libertà
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