Grandinetti (FLI): “La grande svolta”

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Continua in maniera instancabile il lavoro che il Presidente Fini sta portando avanti per ridare all’Italia e ai suoi territori una nuova aggregazione politica che si richiami ai valori unificanti e che sia la casa di tutti coloro che vogliono rivedere l’Italia come il Paese delle eccellenze, delle opportunità e dello sviluppo a tutto tondo.

Non è una utopia il sogno o meglio il desiderio del popolo Finiano sta prendendo corpo. Non a caso anche altri autorevoli esponenti politici di primo piano come l’on.le Pierferdinando Casini, Beppe Pisanu, e tanti altri si stanno coalizzando per proporre non una “cosa” ma un qualcosa per l’Italia.

L’archiviazione delle ideologie del novecento lascia spazio e amplifica il senso della politica che non può e non deve essere contrapposizione sterile e fine a se stessa, ma in questo momento storico deve essere in grado di rappresentare l’Italia nel panorama europeo e mondiale attraverso uomini credibili, seri e capaci. La situazione economica e finanziaria dell’Italia impone a tutti gli uomini di buona volontà e non di bottega di radunarsi di trovare soluzioni e di porre l’Italia nelle condizioni di affrontare il futuro con serenità e ottimismo.

Le scelte che la nuova compagine governativa dovrà affrontare non sono irrisorie, il nostro sistema esige un riammodernamento una visione liberale e sociale che solo una pluralità di soggetti provenienti da culture e storie politiche diverse può dare. La politica del campanile deve lasciare il posto alla responsabilità, non possiamo ancora continuare ad intendere la politica o lo schieramento politico solo e soltanto nella figura del leader di riferimento, gli uomini  passano le idee restano. Tutti coloro che hanno responsabilità politiche, a qualsiasi livello istituzionale, devono sentire l’esigenza di convogliare verso una grande coalizione, capace di trasmettere tutta la passione e l’impegno per renderla credibile rivisitando gli attuali privilegi del mondo politico e non solo  e rimodulando gli stipendi degli alti dirigenti pubblici: l’Europa insegna anche questo!

Non è più consentito creare rete di clientelismo sfruttando la spesa pubblica; occorre ristabilire i ruoli e i perimetri di azione. Spesso in Calabria, chi è stato individuato a ricoprire ruoli dirigenziali, sprofonda nella propaganda politica attraverso l’utilizzo improprio della comunicazione, con l’ambizione di intraprendere la carriera politica, narrando ciò che dovrebbe essere la normalità come un evento eccezionale, dovuto alla sua esclusiva bravura e quindi meritevole di sedere sullo scranno.

Credo che siamo vicini ad una grande svolta politica :gli avversari di ieri, possono diventare privilegiati interlocutori del domani; i falsi amici di oggi resteranno relegati nelle loro stanze aspettando il verdetto del popolo Italiano che metterà  la parola fine ad un sistema che ha inginocchiato, mortificato e umiliato il popolo Italiano; la partecipazione attiva dei giovani e delle persone che sentono il bisogno di dare un svolta ad un apparato che deve essere rimosso, ci metterà al riparo dai camaleonti e dalle seconde file che da decenni ci governano.

Francesco Grandinetti: Futuro e Libertà

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Author: Cristina

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