Grandinetti (FLI): “I Prefetti della Calabria si facciano carico dei problemi che scaturiscono dal DURC”

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L’Italia sta attraversando un periodo buio, la crisi sta mettendo in ginocchio tutti i settori, il governo Monti ha messo in atto e sta continuando a porre rimedio ad una situazione che per molti sembra abbia il destino segnato.

Se a questo aggiungiamo le problematiche spicciole che si innestano in questo processo ne viene fuori un quadro veramente desolante, basta pensare per un attimo a quello che devono fare le imprese per poter riscuotere i propri crediti verso la pubblica amministrazione e verso i privati con l’introduzione del DURC (documento di regolarità contributiva unico) quest’obbligo di essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali sta ulteriormente massacrando le piccole e medie imprese, infatti spesso il ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione ha prodotto l’irregolarità in cui versano le imprese per poi vedersi negare il dovuto a causa dei mancati versamenti agli Enti previdenziali e assistenziali.

La rappresentanza parlamentare di qualsiasi schieramento dovrebbe farsi carico urgentemente di sbloccare tale situazione procedendo a rettificare la norma in questione che seppur giusta nel principio in questo momento storico non fa altro che acuire i problemi. Se per un attimo volgiamo lo sguardo ad una impresa che  è attaccata al cordone ombelicale della pubblica amministrazione la quale provvede a saldare i propri debiti a centro-sud oltre i due anni, si comprende lo stato di difficoltà enorme in cui versano, ma non basta, oltre il danno anche la beffa all’atto dell’emissione del mandato di pagamento la pubblica amministrazione deve richiedere per legge il famoso DURC, la non regolarità provoca la  sospensione del  pagamento,  è una situazione paradossale chi ha prodotto l’irregolarità fa leva sulla sua non puntuale regolarità. Se poi aggiungiamo che tutto ciò provoca l’impossibilità di partecipare a nuove gare di appalto e la stretta sul credito, chiudiamo il cerchio.

Tutto questo inasprisce e pone gran parte delle imprese in una situazione di dissesto finanziario che sta provocando fallimenti e chiusure con relativo aumento della disoccupazione  non  degno di uno Stato democratico e liberale.

Diventa davvero difficile pensare che la maggior parte degli onorevoli che dovrebbero   rappresentare il popolo Italiano siano cosi distanti da questa triste realtà, che spesso può indurre per disperazione al reperimento di somme da canali che nulla hanno a che fare con la legalità. Lo Stato dovrebbe attraverso l’istituto della compensazione anche a percentuale aiutare il mondo imprenditoriale e non indebolirlo.

Come responsabile del Dipartimento associazioni di categorie di Futuro e libertà nei prossimi giorni mi attiverò a chiedere un incontro ai cinque Prefetti al fine di porre in atto ogni azione di loro competenza.

Francesco Grandinetti: Dirigente nazionale Futuro e Libertà

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Author: Cristina

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