FuturoSicuro: “Progetto SEI: un’opera di altissima qualità nel pieno rispetto delle normative e approvata dal Governo”

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centrale a carbone

Il sistema di generazione elettrica italiano  risulta troppo sbilanciato verso il gas dal cui utilizzo deriva circa il 70%  dell’energia elettrica.

Alla luce di ciò,  appare assolutamente necessario ricorrere nel futuro prossimo anche ad altre fonti di energia che offrano  maggiori garanzie sia in termini di durata nel tempo sia in termini di sicurezza negli approvvigionamenti, oltre che a quello dei costi.

Tutto ciò porta, ad avviso di Paolo Campolo, del Comitato “ FuturoSicuro ”, in grandissimo risalto il progetto della centrale termoelettrica a carbone di nuova generazione di Saline Joniche sviluppato dalla società SEI.

In effetti le attuali criticità connesse all’uso sia del nucleare sia del gas importato riportano al centro dell’attenzione l’utilizzo del carbone come combustibile imprescindibile per un mix energetico equilibrato e sicuro. Il carbone comporta infatti una serie di vantaggi legati alla maggiore economicità, all’abbondanza di riserve e risorse distribuite in diversi paesi, stabili ed affidabili, alle innovative tecnologie adottate negli impianti di nuova generazione (come il progetto SEI) che, raggiungendo valori di rendimento maggiori rispetto agli impianti tradizionali, permettendo una riduzione delle emissioni climalteranti a parità di energia prodotta.

Occorre sottolineare che il consumo di carbone è in continua crescita e che nei paesi industrializzati, dove già operano centinaia di centrali a carbone e numerose sono in via di realizzazione. Come per esempio quella di Porto Tolle in Veneto, dove si attende a breve l’ok definitivo alla sua realizzazione, con centinaia di posti di lavoro ed un’economia che riceverà una spinta notevolissima per tutto il comprensorio interessato.

Grande risalto è stato dato dalla comunicazione per quanto riguarda la centrale a carbone inaugurata un paio di giorni fa in Germania. Una Centrale di potenza superiore quasi il doppio del progetto della SEI per Saline, con commenti entusiastici da parte dei politici locali e nazionali. Enormi le ricadute sul piano occupazionale che tale opera ha generato, sia in fase di costruzione che a regime. Con buona pace degli ambientalisti, che hanno dovuto ammettere che quella Centrale ( utilizza la stessa tecnologia che è prevista per dalla SEI per Saline Joniche ) pur avendo un impatto sull’ambiente, risulta essere ampiamente dentro tutti i limiti che la Legge sull’Ambiente prevede in Germania.

Sarà un caso, mentre in Calabria si cerca sempre il pelo nell’uovo, demagogicamente inutile e distruttivo, all’estero si bada al concreto, a quello che è reale, ovvero se è davvero provato che con quella Centrale si provoca il danno irreparabile che tutti gridano da noi in Calabria allora la si contesta fino alla fine, ma in caso contrario, quando le parole di questo o quel politico di turno non seguono e sono supportate da fatti concreti e dimostrati, allora questi vengono messi da parte  e fatti tacere , per il bene e nell’interesse della comunità. Questa è vera democrazia, una parola ed un concetto  forse ancora non ben conosciuti dalle nostre parti.

Appare chiaro che, alla luce delle problematiche di questi giorni, la realizzazione di un tale impianto andrebbe ad apportare notevoli benefici non solo alla comunità locale ma anche all’intero Paese, garantendo approvvigionamenti sicuri per la produzione di energia elettrica a buon prezzo, creando tanti posti di lavoro,  permettendo così a centinaia di famiglie di riuscire a sopravvivere, sviluppando altresì un indotto che andrebbe a far rivivere un’intera economia( supermercati, lavanderie, bar, benzinai, ristoranti, tabaccai, edicole, affitta camere, artigiani (idraulici, falegnami, elettricisti, manovali ecc.) dei territori interessati dalla Centrale.

Si riprenda quindi in massima considerazione il Progetto della SEI, una società seria, di estrazione Svizzera, da sempre garanzia  di puntualità, efficienza e qualità, che con la sua Centrale può davvero far rinascere oltre alla speranza,  un futuro sicuro per tantissima gente del nostro territorio.

Paolo Campolo, Comitato “FuturoSicuro”

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Author: Cristina

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