Federico Curatola sulla centrale a carbone di Saline Joniche

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federico curatola

di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)

<<Si è trattato, di un puro e semplice atto dovuto, arrivato un anno e mezzo dopo il parere del Ministero dell’Ambiente. Nessun clamore, nessun passo avanti è stato compiuto dal progetto e da chi lo sostiene. Hanno solo la VIA>>.

Federico Curatola, promotore movimento No al Carbone (2008) ed ex sindaco del comune di Bagaladi non accetta il verdetto del Ministero soffermandosi sulle  << “lacune” del progetto. Mancano tantissime analisi e tantissimi documenti, valutazioni e rilievi>>.

L’ex sindaco di Bagaladi entra nello specifico parlando della <<premessa del Decreto dove si legge che “non c’è un sufficiente approfondimento delle previsioni sugli effetti dell’esercizio dell’impianto”, non esiste una seria “considerazione della presenza dei centri abitati di Saline Joniche, Sant’Elia, Caracciolino, Masella, Riace e di Annà di Melito Porto Salvo e le conseguenze che il Progetto avrebbe su di essi”.

Non si ha traccia nemmeno di una approfondita “analisi ante operam e delle conseguenze e ricadute prodotte dalla costruzione, dalla ricostruzione e dall’ampliamento del porto, dal movimento delle navi carbonifere e delle altre navi che dovranno servire per il carico delle ceneri e del gesso, dall’elevato flusso di prelievo e scarico di acqua marina e della temperatura dell’acqua dello scarico”>>.

Una serie di “mancanze” secondo Curatola che aggiunge che <<manca “la valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria e le ricadute degli inquinanti sul territorio circostante e sulle aree abitate” nonché “la quantificazione dell’impatto radiologico derivante dai radionuclidi contenuti nel carbone e nelle ceneri di combustione” unitamente alla “valutazione degli impatti su tutti i centri abitati interessati dalla deposizione degli inquinanti dispersi dalla Centrale>>.

<<Mi unisco agli appelli di queste ora, invitando il Presidente Scopelliti a venire su questo territorio, e ragionare insieme ai cittadini ed alle Istituzioni, di un’ipotesi alternativa verso la quale tendere>>.

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Author: Cristina

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