Crea: “Inadeguata l’assistenza sanitaria nel Comune di Motta San Giovanni (RC)”

Centro-malattie-cardio-respiratorie

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Riceviamo e pubblichiamo:

E’ ripreso, dopo le nostre segnalazioni all’Azienda Sanitaria Provinciale n.5, l’importante servizio dell’elettrocardiogramma a domicilio; sospeso per motivi tecnici e che lasciava sconcertati e creava disagi ai cittadini di Motta e del suo comprensorio, soprattutto alle persone allettate, agli anziani e in particolare a tutte quelle persone che per motivi di salute sono impossibilitate a muoversi dalle proprie abitazioni. Mentre un importante servizio è ripristinato con la competenza, umanità e abnegazione del cardiologo dott. Belmusto, molti altri rimangono irrisolti per lo scarso impegno della Civica Amministrazione che non affianca i cittadini e la nostra Associazione nel sollecitare la risoluzione dei segnalati problemi di assistenza sanitaria del nostro paese.

Da tempo non è funzionante il Centro prelievi a Lazzaro il martedì e il venerdì senza alcun motivo apparente. L’ufficio sanitario di Lazzaro che potrebbe benissimo essere ospitato negli uffici della delegazione comunale o in altro edificio pubblico ( eliminando sprechi) è gestito in maniera clientelare; i cittadini non riescono a sapere neanche gli orari che tale ufficio svolge. Il servizio di guardia medica situato a Motta Centro non riesce a sopperire alle urgenze di Lazzaro, Riace e zone limitrofe per la lontananza e la vastità del bacino d’utenza. Sarebbe opportuno istituire un punto di pronto intervento con ambulanza ( offerto da un’impresa privata del luogo) a Lazzaro che risolverebbe le urgenze salva vita del paese.

Non si può rimanere in silenzio (come fa la nostra Amministrazione e quasi tutte le associazioni che operano nel nostro territorio) di fronte ai dati impressionanti dell’incidenza tumorale nel nostro Comune e nel suo comprensorio. Si ravvisa, a nostro parere, che il Comune, in collaborazione con l’ASP 5 proceda a uno screening per studiare e valutare le cause e possibilmente eliminarle della crescita esponenziale di queste gravissime patologie e la loro correlazione con l’ambiente ( i depuratori non funzionano e i torrenti scaricano veleni nel mare, in una cava sono stati interrati oltre 100.000 tonnellate di rifiuti nocivi prodotti dalla centrale Enel di Brindisi, nel torrente Oliveto sono stati interrati rifiuti pericolosi, tra cui lastre di eternit, in località Comunia la discarica continua a produrre percolato, gli animali da reddito si alimentano nei terreni prima adibiti a discarica comunale di RSU e nei siti circostanti ove sono stati smaltiti illegalmente milioni di metri cubi di fanghi di depurazione dell’attiguo impianto di compostaggio, sui quali è stata accertata la presenza di alcuni metalli pesanti. Sui terreni inquinati ci si dedica senza scrupoli alla coltivazione  e commercializzazione di prodotti agricoli, oltre, come già detto  alla commercializzazione di latte e prodotti lattiero caseari). L’amministrazione comunale si disinteressa del problema e la gente continua a morire.

Il poliambulatorio di Motta Centro sta cadendo a pezzi, infiltrazioni di acqua sono presenti in tutti gli ambulatori- gli infissi da tempo non chiudono bene, l’impianto di riscaldamento non è funzionante e i pazienti sono costretti a spogliarsi in ambulatori freddi. Per rendere la struttura più funzionante e adeguata alle necessità dei numerosi utenti che gravitano in Motta, sarebbe quanto mai necessario il ripristino delle branche specialistiche esistenti: oculistica, allergologia, medicina legale, ortopedia e l’assegnazione delle nuove branche: endocrinologia, reumatologia, vista la considerevole incidenza di tali patologie nel comprensorio in cui opera il poliambulatorio . In seguito alle numerose richieste degli utenti per i certificati per il rinnovo di porto d’armi e per le patenti di guida, sarebbe opportuno la presenza di uno specialista di medicina legale ( in passato prestava servizio settimanalmente) E, ancora, vi è la necessità di destinare al poliambulatorio un’infermiera, dopo la collocazione in pensione dell’infermiera che prestava servizio e sono passati quasi dieci anni- Un poliambulatorio che si rispetta per legge, non può funzionare senza infermiere. I validissimi specialisti che operano con abnegazione ed umanità non potrebbero visitare senza la presenza dell’infermiere.

Il Centro per le malattie cardio-respiratorie- costruito anche con i soldi dei nostri silicotici, deve essere utilizzato per le funzioni per le quali è stato progettato ed edificato. Faccia un Bando, Signor Sindaco,  lo affidi al  vincitore, crei lavoro, assistenza e indotto. Signor Sindaco, Voi che istituzionalmente siete il massimo responsabile della sanità del nostro Comune, ci affianchi nella battaglia per migliorare l’assistenza sanitaria nel nostro paese. Si faccia promotore di una serie d’incontri con i dirigenti dell’ASP 5 per avviare a soluzione i problemi su esposti. A volte, come per il servizio di elettrocardiogramma a domicilio, basta solo un minimo  di  impegno per migliorare l’assistenza sanitaria delle parti più deboli della popolazione del nostro Comune.

 

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus

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