Condofuri (RC), trovato serpente in piscina. Intervento dei volontari dell’Anpana

Bombino con esemplare catturato

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Bombino con esemplare catturato
Bombino con esemplare catturato

di Gianfranco Marino

Serpente in piscina e scatta subito l’allarme. È accaduto qualche giorno addietro a Condofuri. Continuano dunque a susseguirsi senza sosta in queste ultime afose giornate estive, gli interveni per  i volontari delle Guardie Ecozoofile dell’Associazione A.N.P.A.N.A. G.E.P.A. (Onlus) appartenenti alla Sede Centrale di Condofui.

Tra le varie chiamate di questi ultimi giorni, una particolarmente singolare è giunta presso la sala operativa, chiamata attraverso la quale una persona allarmata chiedeva un intervento presso la propria abitazione all’interno di un villaggio della zona, data la presenza all’interno della propria piscina di un grosso serpente colorato, giunti sul posto gli uomini del nucleo operativo NOPI, specifico per questa tipologia di interventi guidati da Giuseppe Bombino, Filippo MANDALARI e Antonello SQUADRITO, hanno potuto constatare che il serpente era un bel esemplare di Natrix Natrix  o biscia dal collare, la cui colorazione dorsale di questo ofide solitamente grigio/verde militare, con piccole macchie scure alternate può far pensare ad un serpente all’apparenza molto pericoloso.

Nella livrea tipica di questa specie è presente un doppio collare nero/giallo o nero/bianco, ma negli esemplari più vecchi la parte chiara è spesso appena accennata, in questione questo risultava essere un giovane esemplare. Probabilmente per il forte ed afoso calore di questi giorni hanno indotto il serpente a cercare anche nelle zone a valle una risorsa idrica. Il serpente di circa un metro e trenta, che dopo qualche ora, infatti non voleva in nessun modo abbandonare la piscina, è stato catturato e trasportato per essere poi liberato in zona sicura in un’area collinare.

“È usuale – dice Domenico Franco, Presidente dell’associazione e presente sul luogo – che un rettile di questa specie si raggiri spesso negli ambienti umidi, essendo presente nelle vicinanze di stagni, fossi, fiumi e paludi, adattandosi però anche a vivere relativamente lontano da raccolte d’acqua. Spesso – prosegue Franco – questi avvistamenti generano paura ed allarmismo scatenando reazioni che portano il più delle volte all’uccisione dell’animale scambiato per una pericolosa vipera. In realtà – conclude Franco – si tratta di esemplari totalmente innocui in quanto addirittura privi di denti”.

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Author: Cristina

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