Caso Iannuzzi, il Comitato chiede a Oliverio impegno politico

El puente per carlo

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Nell’apprendere positivamente le notizie sul miglioramento delle condizioni cliniche di Carlo Iannuzzi che, come sottolinea suo fratello Elio, “continua a non essere un soggetto autonomo ma dimostra lievi e tuttavia importanti progressi tanto sul piano cognitivo quanto sul piano senso-motorio”, il Comitato “El Puente per Carlo” intende giocare al rilancio sugli obiettivi da conseguire.

Mentre lavora all’organizzazione di nuove attività socio-culturali connesse con la campagna di raccolta fondi, il Comitato indirizza una seconda lettera al presidente della Giunta regionale della Calabria, Mario Oliverio, al fine di formalizzare le richieste già avanzate nell’incontro del 5 gennaio scorso.

In particolare il Comitato chiede al Presidente Oliverio un impegno politico-istituzionale sul fronte della copertura delle spese mediche che saranno addebitate alla famiglia Iannuzzi dall’Hospital Italiano di Buenos Aires e, al contempo, evidenzia la questione di fondo sollevata dalla vicenda di Carlo circa l’opportunità politica di integrare, per esempio con l’istituzione di un fondo di solidarietà, la normativa nazionale in materia di tutela dei cittadini vittime di delitti gravi ed eccezionali anche all’estero. Su questo tema di carattere generale il Comitato intende condividere le proprie valutazioni anche con l’Associazione dei Sindaci della Locride e con la presidenza della Provincia di Reggio Calabria.

Nel frattempo, come da comunicazioni intercorse tra la Regione e il Consolato Italiano a Buenos Aires, dai cui uffici è peraltro partita nei giorni scorsa una telefonata rivolta al padre di Carlo, Pino Iannuzzi, il Comitato attende di conoscere il quadro delle spese dovute all’Hospital Italiano. È confermato, infine, per il due febbraio prossimo il delicato intervento chirurgico di ricostruzione della scatola cranica; dopo la fase post-operatoria potranno essere valutate, di concerto con la Regione, le modalità del rimpatrio di Carlo compresa la possibilità di un volo attrezzato se le condizioni cliniche lo rendessero necessario.

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