Calabria Verde proclama lo “Stato di agitazione”

Questo post é stato letto 24910 volte!

Nella giornata del 23 marzo 2015 e del successivo 07 aprile 2015, rispettivamente, presso il Distretto  di Bovalino  e a seguire quello di  Reggio Calabria, alla presenza delle Organizzazioni Sindacali si sono  svolte le assemblee sindacali,  alle quali hanno partecipato tutte le figure impiegatizie in servizio (impiegati ex A.FO.R.), al fine di affrontare le problematiche concernenti la riorganizzazione funzionale dei  Distretti della Provincia di Reggio Calabria e al riconoscimento di elementari diritti e prerogative proprie di tutti gli impiegati.

Nel corso delle Assemblee sono state evidenziate le seguenti criticità:

 

1) Mancanza di una qualsiasi forma di Autonomia Funzionale prevista nell’Atto Aziendale che è stato di fatto disatteso, che è causa della totale assenza di organizzazione del personale in servizio e relativa attribuzione di compiti e mansioni.

Manca l’equiparazione dei rispettivi livelli, pubblico/privato, fondamentale per una successiva riorganizzazione degli uffici, dei servizi e definizione della opportuna pianta organica.

Organizzazione degli uffici funzionale alla riattivazione dei cantieri, oggi lasciati in uno stato di oggettiva difficoltà.

A tal proposito, si invoca un’ attenta progettazione improntata alla qualità, che rispetti le priorità del territorio e sappia armonizzare le richieste mosse dalle comunità locali, sensibili ad una appropriata strategia che intercetti anche le risorse comunitarie, constatato che quelli di derivazione nazionale e regionale sono sempre più scarse e come dimostrato insufficienti al punto da seguire la via delle anticipazioni bancarie con tutti gli aggravi del caso, mettendo in discussione il futuro del settore stesso.

Progetti che vanno pensati con le Direzioni lavori che meglio di altri, conoscono le realtà locali.

I Distretti, su questa parte specifica, devono poter manifestare e agire con una certa autonomia, affinché i cantieri diventino il  punto su cui basare le future politiche strategiche dell’ intero settore, fugando le inefficienze che negli anni passati non hanno portato buoni risultati;

 

2) Mortificazione quotidiana della dignità del personale in servizio, abbandonato a se stesso e senza alcuna motivazione lavorativa che, di fatto, comporta un demansionamento dovuto all’incomprensibile inutilizzo delle professionalità e delle risorse umane esistenti, privandoli anche degli scatti di anzianità maturati;

 

3) Mancato rispetto dei principi posti alla base della stessa nascita dell’Azienda Calabria Verde,  dettati dall’art. 4 della Legge 25/2013 dove stabilisce che: “L’azienda Calabria verde , impronta la propria gestione anche in senso produttivo valorizzando il patrimonio e attuando una concreta pianificazione delle attività di amministrazione …..” e disconoscimento di fatto dell’art., 9 L.R. 25/2013 relativo all’organizzazione, di fatto rimasto lettera morta nonostante l’Azienda operi da circa un anno (1 Aprile 2014);

 

 

 

 

4) Necessità di chiarire, e applicare una più coerente   disciplina  contrattuale del personale in servizio, che metta ordine, constatato  che non è  ammissibile che alle dipendenze dello stesso datore di lavoro vi siano dipendenti governati da quattro diverse tipologie contrattuali ,  senza che vi sia un ordine progressivo su come armonizzare i diversi orari di lavoro e le attività da svolgere, nonché l’indispensabile equiparazione, punto fondamentale di partenza per l’intero apparato organizzativo dell’Ente;

 

5) Organizzazione, tecno – amministrativa, che veda l’inevitabile coinvolgimento delle strutture periferiche proprio per alleggerire l’eccessivo accentramento che ha provocato e continua a provocare difficoltà tra i dipendenti e i lavoratori;

 

6) Realizzazione di produttivi Piani di Gestione delle Foreste nel rispetto dell’ambiente e del territorio.

 

Dopo approfondita e rigorosa discussione si è convenuti  su tutti le criticità sopra evidenziate che formano parte integrante delle rivendicazioni da avanzare nei confronti dell’Ente.

I lavoratori in assemblea, oltre che a  proclamare  l’immediato stato di agitazione, suggeriscono alle organizzazioni sindacali presenti, di monitorare costantemente l’andamento dei provvedimenti adottati per giungere, in base ai risultati conseguiti, a una mobilitazione di tutto il settore, che si terrà entro il 15 Maggio c.a, per il rilancio e il buon funzionamento degli uffici, dei distretti, dei cantieri di tutta la provincia di Reggio Calabria

Questo post é stato letto 24910 volte!

Author: mario.labate

mario labate - collaboratore presso la testata ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *