Armi chimiche a Gioia Tauro, Arpacal attiva i controlli

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L’Arpacal si organizza in vista delle operazioni di trasbordo che potrebbero impegnare lo scalo portuale di Gioia Tauro al transito di 60 container contenenti  560 tonnellate di armi chimiche.

Il Direttore Generale dell’Arpacal, dr.ssa Sabrina Santagati ha istituito, in stretto raccordo con il Direttore scientifico dell’Agenzia, dr. Oscar Ielacqua, un gruppo di lavoro che, preventivamente, ha valutato essenziale avviare le procedure per la misurazione della qualità dell’aria, in tutto il periodo di tempo eventualmente previsto dalla delicata operazione di trasbordo.

Le aspettative del gruppo di lavoro sono orientate ad andare oltre. “Alla luce delle legittime preoccupazioni sui rischi ambientali – ha dichiarato Santagati – è auspicabile consolidare con l’Autorità portuale un rapporto che, attraverso l’accesso ai dati ambientali, possa favorire in modo costante da parte della nostra agenzia quel presidio degli standard di sicurezza e di tutela dell’ambiente che vede i nostri laboratori specificatamente attrezzati”.

L’esperienza delle attività portuali potrebbero indicare, infatti, l’opportunità di agire, attraverso un regime di convenzione, per rendere effettiva l’attività di tutela ambientale nel porto strategico di Gioia Tauro.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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