Area Liberale Italia: “Quando chi non sa perdere fa della mancanza di rispetto il proprio modus operandi…”

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Riceviamo e pubblichiamo:

Ancora una volta, l’ennesima, dalle agenzie di stampa,  apprendiamo che i fedelissimi yes man del Fli calabrese, quelli che amano i pennacchi e le cariche, anche se prive di qualsivoglia sostanza, si ergono a paladini e strenui difensori di una “falsa verità”.

Lo fanno, come è loro consuetudine, senza un briciolo di stile e senza alcun cenno di ecologia del linguaggio e rispetto degli altri .

Evidentemente non gli è proprio andato giù il boccone amaro della clamorosa disfatta elettorale – simile ad una caporetto-  alle ultime amministrative, cui ha fatto da contraltare una così eclatante perdita di consensi (non che in passato ne avessero poi mai avuti tanti, ma ora ….)  ed emorragia di iscrizioni, di dimensioni tali da riportare una notevole eco  e meritare la ribalta – assolutamente negativa- delle cronache nazionali.

Altro che “politica di contrasto ai poteri forti”. Solo puzzo di compromessi morali e materiali, in nome di un mal riuscito tentativo di conquista di qualche sia pur scarsa postazione e briciola di potere.

Altro che “fresco profumo di libertà”. Nel “partito caserma” (non inteso come luogo in cui vige il rispetto delle regole ma, al contrario, posto in cui le regole – interpretate per gli amici e rigidamente applicate per chi osa alzare il dito – vengono scritte e riscritte alla bisogna dal “caporale di giornata” a seconda delle proprie necessità quotidiane) come già in passato tristemente da noi denunciato pubblicamente, non è mai esistito, almeno in Calabria, il senso di giustizia, legalità, rettitudine e moralità. Tanto che, nonostante le ripetute segnalazioni agli organi competenti, in barba a regolamenti e statuti, hanno continuato a ricoprire le – pur sterili cariche – personaggi nominati e non eletti, personaggi condannati per reati contro la P.A. e persone prive di qualsivoglia spirito d’iniziativa.

Nel partito degli “yes man”, non si sono mai svolte democratiche e costruttive riunioni, non hanno mai visto la luce valide iniziative, eccezion fatta per quelle portate avanti (con notevole successo e innegabili e tangibili consensi) dal gruppo facente capo a Ciambrone, un tempo molto stimato ed apprezzato da quelle stesse persone che oggi volgarmente lo attaccano, sol perché lo ritengono reo di aver alzato non solo il dito, ma anche la testa, ed avere – con la propria fuoriuscita-  portato via quel che di buono esisteva nel Fli in Calabria ed a Catanzaro in particolare.

Quel patrimonio — costituito da valide, intraprendenti e laboriose persone ricche di idee liberali e democratiche brillantemente esposte, e non solo — che ha generato quegli attestati di solidarietà, quegli apprezzamenti e quei consensi, che il gruppo ora parte del Movimento “Area Liberale Italia– (A.L.I.)”, ha portato con se, lasciando così privo di qualsivoglia valido contenuto, il Fli Calabria.

Tant’è che, a riprova del buon lavoro sin qui fatto da Ciambrone e i suoi, nonostante i numerosi e ripetuti vili atti di ostruzionismo operati dai dirigenti regionali FLI, in moltissimi – tra già iscritti  – hanno preferito “lasciare” o non rinnovare l’iscrizione a quel partito per aderire ad A.L.I. che lo ripetiamo (repetita juvant), conta ad oggi – grazie anche ad un efficiente e duttile sistema di adesione – oltre 1200 iscritti nella sola Calabria, ai quali si aggiungono i tantissimi altri – tra aderenti e simpatizzanti – lungo l’intero territorio nazionale, da nord a sud, da est ad ovest.

Quanto poi alla capacità di discernimento dei cittadini, concordiamo – ma per evidenti opposte ragioni- con i nostri ex compagni di squadra.

Gli elettori, infatti, alle ultime recentissime amministrative, hanno inequivocabilmente dimostrato quale sia il grado di apprezzamento verso la dirigenza locale di Fli, assegnando loro una percentuale di gradimento molto prossima allo zero assoluto.

Con queste doverose delucidazioni intendiamo chiudere ogni polemica in quanto non è nostra intenzione rispondere ad una eventuale nuova replica dei pseudo dirigenti Fli, proprio per non prestare il fianco a chi cerca sui giornali quella visibilità che l’elettorato non gli ha dato”.

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Author: Cristina

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