Aire Flamenco conclude il festival MusiDanzando intorno alla Varia

Questo post é stato letto 32720 volte!

Mercoledì 27 agosto presso il Teatro della Marinella di Palmi alle ore 21.30 ultimo appuntamento del festival MusiDanzando intorno alla Varia promosso da A.M.A. Calabria in collaborazione con gli Amici della Musica di Palmi. L’iniziativa realizzata con il contributo del MiBACT Direzione Generale dello Spettacolo dal vivo e dell’Assessorato Regionale alla Cultura ha visto presenti in alcune fra le più suggestive locations della regione gruppi da camera, orchestre, cori polifonici e compagnie di danza di riconosciuto prestigio internazionale.

Con Aire Flamenco l’attenzione si focalizza su questo affascinante genere che si potrebbe paragonare ad una storia d’amore, ma, se fosse soltanto questo, non varrebbe neanche la pena di raccontarla. In questa storia convivono desideri e dolori, che sappiamo bene cosa sono, ma non troviamo una parola esatta per definirli, e comunque non è amore. Il Flamenco è qualcosa che ti accarezza, che ti dà grinta, è l’origine remota della razza gitana… e sappiamo che il gitano è l’essere più conosciuto, più profondo e più nobile della Spagna, l simbolo dei suoi costumi, colui che custodisce il fuoco e il linguaggio della verità andalusa.

Tutte musica a volte strana, che ti lascia senza parole, che si suona piano e si balla lentamente. Ascoltare chi la suona bene è come sentir suonare il silenzio, e, osservando, i corpi che la ballano ci sembrano immobili. E’ una cosa maledettamente difficile il flamenco, è un modo di essere, di vivere, di interpretare la realtà. Sembra quasi un amore portato all’esasperazione dei sensi, nel quale esagerare, in fondo, è verità esaltata nella purezza di un gesto…Vita, Amore e Morte racchiuse in un vuoto di appassionato silenzio che dura un istante, un istante che sfida l’eternità nel riflesso indecifrabile dell’emozione.

La musica più nobile è quella che si percepisce nei silenzi e capirlo significa intuire l’essenza dello spirito gitano, anima del flamenco. Il silenzio come redenzione finale, come limite estremo di quel esagerare, mentre il corpo esprime la fusione profonda della disperazione e della gioia di vivere…. In queste parole di Caterina Lucia Costa, protagonista principale insieme a Lara Ribechini e Dario Carbonelli si racchiude quanto vivranno gli spettatori di questo prestigioso e attesissimo appuntamento.

Al corpo di ballo composto da Michela Mancini, Raffaella Martella, Maria Laura Morgantini, Camilla Orsini, Oksana Volkoska, ai musicisti Franco Bianco (cajon), Mattia Rauco (chitarra),Manuel Montero (chitarra flamenca), Juan Carlos Albelo Zamora (violino) e ai Cantores Felix De Lola, Josè Luis Salguero e Ana Rita Rosarillo il compito di farlo vivere.

Questo post é stato letto 32720 volte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *