PSI Melito chiede spiegazioni a Scopelliti sull’ospedale

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<<Adesso devono seguire fatti concreti>> Totò Perpiglia e Domenico Scambia ,segretario Area Grecanica e segretario cittadino di Melito Porto Salvo del Partito Socialista Italiano, si rivolgono al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti chiedendo lumi circa il futuro del nosocomio melitese “Tiberio Evoli. In una lettera indirizzata al commissario ad acta della sanità, i due rappresentanti politici ripercorrono le ultime vicende più rilevanti che hanno interessato la struttura

partendo dal 20 luglio 2012, quando <<si è svolta un importante quanto proficuo incontro con il direttore generale dell’ASP n 5 Rosanna Squillacioti durante il quale era stato riferito che, oltre ad essere mantenuti i servizi essenziali dell’ospedale di Melito, i vari ambulatori esistenti e quelli che si aggiungeranno, sarebbero stati accorpati in una nuova costruzione che sarebbe sorta all’interno delle mura ospedaliere. Ha inoltre in quell’occasione anticipato, la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con altri ospedali, compreso quello di Reggio Calabria, per creare un gruppo di lavoro itinerante per il comparto di ortopedia e chirurgia>>.

<<Il 18 agosto la delegazione del PSI–continuano i due membri del Psi -, è stata ricevuta dall’architetto Roberto Mittiga, il quale molto chiaramente ha illustrato alla delegazione il progetto del poliambulatorio e di altri interventi strutturali che verranno realizzati all’interno dell’ospedale atti a migliorare la logistica e i servizi all’utenza>>.

Si è arrivato, quindi, al 18 febbraio 2013 con la conferenza stampa di Scopelliti e dei dirigenti generali dell’ASP e dell’azienda ospedaliera, <<durante la quale è stato illustrato il percorso per il rilancio del Tiberio Evoli>>.

Alla luce di tutti questi aspetti, <<il territorio attende risposte. Ci dica il Governatore, con atti ufficiali, se quanto promesso verrà realizzato in breve periodo. – concludono Perpiglia e Scambia – Anche perché, alla luce di quanto succede, è bene rasserenare gli animi e fare chiarezza in modo definitivo. Chiediamo inoltre, viste le difficoltà economiche ed orografiche dell’area, di rivedere i provvedimenti presi sui reparti di psichiatria, pediatria e punto nascita>>.

FRANCESCO IRITI

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