Grandinetti (FLI): “Ancora una volta la Calabria viene offesa, ma noi puntiamo il dito”

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In questi ultimi giorni la gente di Calabria si è mobilitata partendo dal lametino e coinvolgendo diverse aree della nostra regione per gridare e difendere i presidi di legalità.

E’ davvero singolare che una terra come la Calabria che viene costantemente additata quasi come il male Italiano debba alzare la voce e far sentire il proprio sdegno verso gli apparati Statali, che orientati a mettere in atto una sana politica di rigore e risparmio abbiano inteso pensare di sopprimere tribunali come Lamezia, Paola, Castrovillari e Rossano, salvo poi   cercare di porre rimedio attraverso gli interventi dei deputati che in quelle aree hanno la loro base elettorale  e smossi dalle manifestazioni popolari.

La cosa più sconcertante non è assistere a questo tipo di riorganizzazione ma toccare con mano come la Calabria debba costantemente difendere con le unghie e con i denti apparati Statali in questo caso specifico i tribunali.

Come può una Regione intraprendere un cammino virtuoso e scrollarsi di dosso tutto il fango che da decenni  gli viene riversato addosso senza nessun riguardo, se nemmeno il Governo tecnico attuale mette in atto una impostazione Statale degna di questo nome?. La risposta è sotto gli occhi di tutti ed è il venticello calabrese che sta iniziando a sollevarsi, la nostra gente sta prendendo coscienza di come la nostra Calabria sia sempre messa all’angolino  e rifiuta categoricamente che da noi i Presidi della legalità siano considerati un optional; in Calabria il tempo della giustizia dovrebbe essere da record europeo proprio per far comprendere che la Giustizia esiste e deve diventare l’unico mezzo per redimere le diverse controversie di qualsiasi natura. Il messaggio che ne è venuto fuori invece dimostra il contrario.

I Calabresi, in questa occasione hanno dimostrato la loro tempra e non resteranno impassibili a dare una ulteriore prova di coscienza civile nel momento in cui saranno chiamati a esprimere il loro voto per le elezioni Politiche quasi imminenti e che vedranno per forza di cose un cambio generazionale di rappresentanza della Calabria in qualsiasi schieramento o aggregazione.

Comprendo la “difficoltà” della deputazione calabrese ma ritengo opportuno stigmatizzare qualche intervento nell’aula di Montecitorio teso solo a voler tirare qualche frecciatina verso chi dal basso, sostenendo i cittadini e sostenuto dagli stessi, vuole dire Basta a questo modus operandi che va contro i calabresi.

Francesco Grandinetti: Dirigente Futuro e Libertà

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Author: Cristina

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