ASD Vigor, intervista al difensore Pietro Molinaro

Pietro Molinaro

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ASD Vigor, intervista al difensore Pietro Molinaro. Un campionato quasi perfetto per lui, mai assente in campo. Capeggia inoltre con ben 11 presenze.

ASD Vigor 1919

Un bilancio più che favorevole per la squadra. Un girone di andata soddisfacente per una società e per una squadra debuttante nel calcio dilettantistico regionale. Le partite disputate sono state finora 11. Mercoledì 21 febbraio alle 14.30 al “Remo Provenzano”, si dovrà recuperare il match contro il Real Pizzo. Con 36 gol l’attacco è il più prolifico del girone F. La difesa non è da meno, è la terza fra le meno perforate.
Nelle presenze, lo abbiamo già detto, capeggia Pietro Molinaro. Il difensore è stato anche premiato dai tecnici Notaris e Chirumbolo, nella partita contro il Maida con la fascia di capitano, in cui ha fatto pure goal.

Sempre nelle presenze, è seguito da Aiello, Bruno, Cugnetto e Bevilacqua con 10. Dietro ci sono Orlando, Romagnuolo, Cerra con 9. E ancora Francesco Bongiovanni, Sesto, Antonio Saladino, Ventura e Nicola Gigliotti con 8. A seguire gli altri. Sono 12 i giocatori andati in gol. Il cannoniere è capitan Cugnetto con 8 goal. A quota 5 ci sono Romagnuolo, Bassi, Antonio Saladino. Con 4 segnature invece, Bevilacqua. 2 goal per Bruno e Cerra. E con un con 1 goal seguono Orlando, Sesto, Nucifero, Ventura, Molinaro.

Pietro Molinaro

Pietro Molinaro, classe 86, fisicità, personalità e grinta da vendere.

“Una enorme soddisfazione per me, tifosissimo della Vigor da quando piccolissimo, nel 1990 mio padre mi portò a vederla. Ormai non pensavo più di tornare a giocare. Avevo smesso da più di quattro anni, ma quando i tifosi miei amici mi hanno prospettato il progetto di una nuova Vigor, pulita, senza scorie del bruttissimo recente passato, non ci ho pensato un attimo. Ed eccomi qui con grande entusiasmo”.

Sul profilo facebook di Pietro Molinaro appare in copertina la foto di un ragazzo, Francesco Minutolo. Era il portiere della Berretti della Vigor. Il ragazzo nel 2004 perse la vita in un incidente. Aveva allora, soli 16 anni.

“Lo porto nel cuore ogni giorno. Non riesco a dimenticarlo. Era un ragazzo speciale. Un gigante di 1.90 con doti incredibili. C’era la fila di club di A e B per lui. Sono rimasto in contatto con i genitori e con il fratello che gioca in Sardegna. Eravamo compagni nelle giovanili”.

Obiettivo: vincere il Campionato

Pietro Molinaro in nove gare non è mai stato sostituito. Nel match a Platania, subentrando, ha procurato il rigore che ha sbloccato l’incontro.

“Con i mister proviamo e riproviamo le palle inattive e loro vogliono che io vada spesso a far valere la mia fisicità. C’era una punizione ed ho subìto un fallo causando il rigore. Peccato, sono andato vicino a far gol anche con la Fortitudo e con il PSG. Sono state partite in cui abbiamo lasciato punti”.

Si punta in alto e si guarda ad una vittoria del Campionato. “Noi ci crediamo tutti. Il nostro obiettivo era ed è vincere il Campionato. Tre partite non le abbiamo vinte, ma inutile fare calcoli adesso. Abbiamo l’obbligo di fare e dare sempre il massimo. Le partite saranno difficili, ma abbiamo i mezzi per superarle. Poi sappiamo che il nome della Vigor fa raddoppiare le energie agli avversari, ma è normale. Molti ci dicono infatti che per loro è un onore giocare contro la Vigor”. Così conclude infine, il difensore Pietro Molinaro.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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