Parchi marini e naturalistici da organizzare lungo tutta la Calabria

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A seguito di quanto determinato dal Consiglio Regionale si trasmette il presente comunicato:

“Mentre i territori andrebbero maggiormente tutelati attraverso una seria politica di salvaguardia dell’ambiente, in Calabria ci si continua ad ammalare di ‘parchite acuta’ con la chiara volontà di offrire favori ed opportunità per gli amici degli amici piuttosto che per il territorio cui viene concepita l’istituzione di certi organismi”. Ad aprire un dibattito su una lunga lista di parchi marini e naturalistici da organizzare lungo tutta la terra di Calabria, e presentata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Regionale, è l’esponente del PdL, Antonio Pizzini. “Non sono per nulla contrario a politiche di promozione e tutela del nostro meraviglioso territorio o alla conservazione e valorizzazione degli splendidi fondali prospicenti le incantevoli coste della Calabria, ma non bisogna celare dietro il pretesto dell’istituzione di un parco il solito carrozzone politico dove infilarci decine e decine di dipendenti, che poi andranno solo a ricoprire ruoli rappresentativi o amministrativi, con grave carico per le già deboli casse regionali. Le nostre montagne come i nostri mari hanno bisogno di una cura e di un amore diverso che non un nuovo Ente da sovvenzionare. Guardate cosa sta succedendo in questi ultimi mesi dopo anni di incosciente politica ambientale e dopo aver provato a smantellare alcuni organismi funzionanti o a rimuovere professionalità competenti, utili per la cura del nostro patrimonio naturalistico. Fortunatamente, pochi giorni fa, mentre con un atto piratesco alcuni colleghi provavano ad infilare una proposta di legge di istituzione del “Parco Monte Caloria e della Catena Costiera” tra le maglie di quanto si stava approvando in chiusura di legislatura, il sottoscritto e l’onorevole Pasquale Tripodi, minacciando di allontanarsi dall’aula e far così mancare il numero legale per il proseguimento della seduta, siamo riusciti a bloccare questo scempio legislativo che avrebbe partorito l’ennesimo parco della Calabria”. L’on. Pizzini si riferisce all’area naturalistica che sarebbe dovuta sorgere nei comuni di Fagnano Castello, Malvito, Cetraro, Acquappesa, Guardia Piemontese, Mongrassano, Cerzeto, San Martino di Finita, Rota Greca e Fuscaldo, che presentava una lunghezza di circa 70 km ed un’estensione di 7.300 ettari. Le finalità del Parco, la sua perimetrazione, le norme di salvaguardia ma, soprattutto, le norme finanziarie erano state stabilite con una delibera di Giunta Regionale nello scorso mese di dicembre. “Basta con queste invenzioni dell’ultimo momento che hanno il solo intento di ridistribuire i soldi dei calabresi a pochi amici per fini elettoralistici. La Regione Calabria e tutti gli amministratori locali debbono perseguire il solo obiettivo di gestire con parsimonia e lungimiranza il grande patrimonio ambientale di questa terra. Necessitano subito interventi che promuovano l’applicazione di metodi di gestione e valorizzazione che siano tesi a realizzare realmente un’integrazione tra uomo e ambiente naturale. La legge regionale è chiara e richiede esplicitamente che tutto ciò si ottenga solo attraverso la salvaguardia dei valori antropologici, architettonici, archeologici e storici delle tante zone interessanti della nostra regione, oltre che con le attività agricole produttive ed agro-silvo-pastorali, di agricoltura biologica e di ogni altra attività economica tradizionale attualmente in uso e compatibile con la finalità della conservazione degli ecosistemi naturali. Speriamo che alla nostra Calabria si possa assicurare una prospettiva di sviluppo sostenibile con le popolazioni residenti, senza dover compromettere la natura ed il paesaggio. Ma, soprattutto, senza consentire che si depredino continuamente le casse ed i soldi dei calabresi con l’inganno di una camuffata politica a tutela dell’ambiente”.

on. Antonio Pizzini

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