Legambiente Roccella Jonica: effettuata pulizia spiaggia

Legambiente Roccella Jonica

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Domenica 11 novembre alle ore 10:00, i volontari di Legambiente Roccella Jonica – Costa dei Gelsomini hanno pulito la spiaggia ed effettuato un’attività di monitoraggio rifiuti per scoprire la loro tipologia e provenienza.

Di cosa si sono occupati i volontari di Legambiente Roccella Jonica:

– Hanno tracciato un transetto di 100 mt sulla spiaggia a sud di Roccella (area pedonale);

– Utilizzando un protocollo riconosciuto a livello europeo, hanno documentato tipologia, quantità e peso dei rifiuti differenziandoli in plastica, metallo, gomma, vetro/ceramica, tessili, carta e cartone, legno;

I rifiuti che maggiormente hanno trovato sono: buste di plastica; bottiglie e contenitori di detergenti o detersivi; flaconi e contenitori cosmetici; taniche di plastica; scarti edili – tra cui tubi di plastica, pallet, schiuma espansa; polistirolo; rifiuti agricoli e sacchi di fertilizzante; pannolini e assorbenti; tappi di plastica; bottiglie di plastica, reti e corde di plastica; salviette detergenti e cotton fioc.

– I volontari hanno inviato il report a Clean See Life, progetto Europeo di cui Legambiente è partner. Il progetto ha come obiettivo quello di accrescere l’attenzione del pubblico sui rifiuti marini, di promuoverne l’impegno attivo e costante. Ma anche acquisire dati per studiare il fenomeno dello spiaggiamento dei rifiuti; soprattutto rispetto a quantità e possibili fonti.

Il progetto Clean Sea Life

Dopo quasi due anni, giunto quasi a metà del suo percorso, il progetto Clean Sea Life ha infatti coinvolto oltre cinquemila persone. Fra loro, diportisti, subacquei, pescatori professionisti e sportivi, ragazzi e cittadini, tutti si sono impegnati in attività di pulizia. Grazie al progetto, in tutta Italia, si sono raccolti e smaltiti quasi dieci quintali di rifiuti.

Ed è proprio per contribuire a salvaguardare il nostro prezioso ecosistema marino che il circolo di Legambiente Roccella Jonica ha aderito al progetto individuando l’area in cui operare. Ovvero, l’area costiera del Lungomare Sud che è una zona particolarmente interessata da rifiuti marini, soprattutto dopo l’ultima mareggiata che ha investito la costa; inoltre, è un’area dove nidifica la Caretta Caretta.

Grazie a questa caratterizzazione sarà quindi possibile mettere in campo azioni mirate a limitare la dispersione dei rifiuti nell’ambiente marino e costiero.

I rifiuti in mare

I rifiuti sono infatti una delle principali minacce agli ecosistemi marini. Sono circa 180 le specie marine mediterranee che ingeriscono rifiuti: dalle cozze alle balene, dagli squali alle sardine, tartarughe, ma anche capodogli e uccelli marini possono ingerirli o rimanerci intrappolati.

Il problema maggiore è posto proprio dalla plastica, oltre l’80% dei rifiuti trovati in spiaggia e sui fondali con il tempo si sbriciola, senza mai sparire del tutto. Questi sono infatti, destinati a esser ingoiati per errore dai pesci stessi, crostacei e molluschi che arrivano poi sulle nostre tavole.

Per maggiori informazioni: www.cleansealife.it

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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