Ferrovie Gioia Tauro, riqualificazione tratte

Ferrovie Gioia Tauro

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Ferrovie Gioia Tauro, riqualificazione tratte. Il Responsabile alle Politiche del Territorio del PD, Giuseppe Pinto si è occupato, di recente della questione ferroviaria sulla Piana di Gioia Tauro.

Ferrovie Gioia Tauro

Pinto, in una lettera rivolta agli organi di competenza, ha ricordato la data del 6 giugno 2011 in merito alle Ferrovie Gioia Tauro. Giorno in cui, sui binari a scartamento ridotto, non correva più la littorina. Sostituita in seguito dal trasporto su gomma. Ricordando quello che è stato un vero fallimento per la Regione.  “Un’altra occasione persa per lo sviluppo turistico della regione e di questo territorio tutto da scoprire pieno di storia e di bellezze naturali e artigianali” – scrive Pinto.

“Oggi quelle rotaie vuote rappresentano un fallimento. Un fallimento di chi non ha creduto in questo mezzo di trasporto sicuro, puntuale, commerciale, ricco di storia, di gente pendolare o di chi ha fatto l’ultimo viaggio per raggiungere la stazione di Gioia Tauro. Un viaggio per salire su un treno a lunga percorrenza per raggiungere una nuova destinazione lontano dalla sua terra per avere un futuro”.

Pinto pone di contro l’attenzione sulle eccellenze e sulle potenzialità che il nostro territorio ha da offrire. L’arretratezza rimane un nodo dolente per la Calabria che aspetta adeguate infrastrutture di viabilità.

“Un rilancio del territorio – afferma Pinto – non può che correre sugli storici binari delle gloriose Ferrovie Calabro Lucane. Da troppi anni dimenticati dalle istituzioni, in primis regionali”.

Tantissime stazioni sono oggi in abbandono. Secondo Pinto “la riattivazione della ferrovia a scartamento ridotto delle tratte sulla parte tirrenica della nostra provincia consentirebbe a questi territori di iniziare un percorso di riconversione e di rilancio. In particolare delle strutture ricettive, commerciali e gastronomiche”.

Ferrovie Gioia Tauro: riqualificazione tratte a scartamento ridotto

Due sono le tratte sono che interesserebbero la riqualificazione delle  Ferrovie Gioia Tauro. In particolare la Gioia Tauro – Cinquefrondi e Gioia Tauro – Sinopoli – San Procopio.

La tratta Gioia Tauro – Cinquefrondi si sviluppa per 32 Km. Attraversa i territori di Villa Cordopatri, Rizziconi, Cannavà, Amato. Ed anche San Martino, Taurianova, Cittanova, San Giorgio Morgeto, Polistena e Cinquefrondi.

La tratta Gioia Tauro – Sinopoli – San Procopio è lunga 26 k. Interessa i territori di San Fantino, Palmi, Seminara, Melicuccà, Valli, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Sinopoli e San Procopio.

“Questi territori si ritrovano già penalizzati per una viabilità non adeguata alle esigenze di chi ogni giorno percorre queste strade per lavoro o per raggiungere un altro comune oppure l’autostrada A2. Territori che hanno visto cancellato, in fase di riammodernamento della nuova autostrada del Mediterraneo, strutture di viabilità importanti come lo svincolo Bagnara – Sant’ Eufemia”. Lo svincolo rappresentava una delle porte di accesso per l’Aspromonte. “Bisogna percorre 8 km in più per raggiungere l’ospedale di Scilla o quello di Reggio di Calabria. In ginocchio un territorio che viveva di commercio agricoltura prelibatezze gastronomiche e di turismo”.

Ferrovie Gioia Tauro – ponte sul fiume Petrace

Necessita ulteriore sviluppo anche la zona di Sant’Eufemia. In particolare il ponte che attraversa il fiume Petrace. “Un ponte che è stato oggetto di contestazione con chi voleva demolirlo. Da parte di chi ha sempre pensato che la littorina storica o moderna non doveva più transitare. Un ponte che necessita di un intervento di sistemazione idrogeologica. Per mettere in sicurezza i piloni in cemento che lo reggono”.

Pinto prospetta un nuovo intervento di sviluppo e lo immagina come l’unica possibilità di riscatto del territorio.

“L’opportunità di riaprire questa linea ferroviaria a scartamento ridotto posta fuori servizio ma non smantellata, può contribuire a risolvere gli impellenti problemi dei collegamenti interni. Divenendo di fondamentale importanza per garantire la mobilità pendolare ma soprattutto turistica. Abbattendo il traffico automobilistico urbano ed extraurbano, l’inquinamento e gli incidenti stradali. E soprattutto, per dare una soluzione alla depressione economica e alla mancanza di lavoro attraverso il rilancio dei territori”.

“Occorre – conclude – un impegno concreto degli enti locali attraversati dalla ferrovia. Perché il treno è un servizio del territorio, non un oggetto estraneo da delegare ad altri”.

La ferrovia può rappresentare un richiamo per lo sviluppo delle attività turistiche. Queste tratte rappresentano ancora una importante risorsa per l’intero territorio.

Ponte sul fiume Petrace
Ponte sul fiume Petrace

 

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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