Cis Calabria, miti e leggende tra Scilla e Cariddi

Questo post é stato letto 23830 volte!

Lo Stretto di Messina, chiamato nell’antichità Stretto di Scilla e Cariddi, sin dai tempi più remoti, è stato un luogo ricco di suggestione e di fascino che ha contribuito significativamente a creare tanti miti e leggende ad esso connessi. Il mito dell’omerico Ulisse che attraversò il fatale braccio di mare sperimentando le insidie di Scilla e Cariddi, la leggenda della Fata Morgana, col tempo identificata in uno straordinario e raro fenomeno di rifrazione ottica e quella di Colapesce, il prodigioso pescatore dello Stretto, mezzo uomo e mezzo pesce, il famoso “miracolo” di San Francesco da Paola che ha attraversato lo Stretto di Messina sul suo mantello. A queste voci che ci provengono dal mare dello Stretto sarà dedicata la serata di apertura degli incontri che il Cis della Calabria organizza nella stagione estiva. Dopo i saluti della dott.ssa Loreley Rosita Borruto del CIS della Calabria e del dott. Domenico Cappellano, presidente del Club di territorio di Reggio Calabria, Nicola Petrolino, esperto e critico di cinema, accompagnato dalla voce e dalla chitarra del cantastorie Fulvio Cama insieme alle percussioni di Francesco “Panchito” Surace, illustrerà questo affascinante patrimonio culturale attraverso immagini e musiche a dimostrazione di come esso sia ormai entrato nell’immaginario collettivo e di come, ancora oggi, possa acquisire nuova vitalità, veicolando memorie, suggestioni mitologiche e letterarie, tradizioni marinare, emergenze archeologiche e paesaggistiche del territorio che gli ha dato vita: lo Stretto di Scilla e Cariddi.

Questo post é stato letto 23830 volte!

Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *