Virginia Iacopino: “La gestione dei flussi migratori sembra non aver fine”

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Di Virginia Iacopino

STATE BOMBARDANDO IL MURO CHE SI ERGE SULLA STRADA DEI MIGRANTI E DEI TERRORISTI CHE IO RIESCO A CONTROLLARE. IO VI AVVERTO! L’ATTRAVERSAMENTO DEL MEDITERRANEO DALLA TRIPOLITANIA GARANTISCE LA STABILITA’ DELLA LIBIA E DELL’UNIONE EUROPEA (AL’GHEDDAFI – PRESIDENTE DELL’UNIONE AFRICANA – 2011).

La Libia geograficamente è la porta d’Europa. Mazzini affermava che essa si doveva considerare una prosecuzione della Sicilia per cui era necessario conquistarla e, politicamente, annetterla nel suo territorio visto che era stata colonia cartaginese,poi provincia romana,successivamente persa con il dominio degli arabi, dei turchi ecc.
Il presidente del consiglio Giolitti, sempre implicato in grandi scandali, rapidissimo a passare dalla sinistra alla destra e viceversa (si potrebbe dire che in molti politicanti italiani si sia incarnata la sua anima) mise in azione il sogno di Mazzini. Approvò e organizzò la guerra libica. Comandò ai piloti dell’aviazione militare di volare a bassa quota in modo che indiscriminatamente irrorassero nell’aria l’aprite gas velenosissimo. Terrorizzò la popolazione civile e i partigiani comunisti che si opponevano all’invasione della loro terra da parte del dittatore Mussolini.Nel 1928,dopo la conquista della Libia il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio venne da Mussolini nominato governatore unico e,successivamente, vicerè della Tripolitania e della Cirenaica. Dispose l’evacuazione forzata dei cirenaici. Pochi furono i sopravvissuti alla marcia attraverso il deserto ma vennero poi trucidati nei campi di sterminio libici.E che dire del Maresciallo Rodolfo Graziani governatore generale della Somalia? Eresse forche pubbliche. Molti furono i militari italiani che si fecero fotografare accanto ai cadaveri che penzolavano dalle forche o seduti accanto ai cesti pieni di teste mozzate. Non furono processati per i crimini di guerra commessi in Africa perchè il governo italiano se li fece consegnare dagli americani che li avevano catturati impegnandosi a processarli. Ciò non avvenne. I loro nomi scomparirono dall’elenco dei criminali e tutta la faccenda fu archiviata. Per quanto riguarda il criminale Badoglio la famiglia fece una fondazione e aprì un museo dove ancora si possono ammirare i numerosi cimeli della sua vita militare e le medaglie d’oro e d’argento che riempiono alcune pagine per elencarle.

Evviva l’Italia che ancora commemora la grandezza dell’impero nazi-razzista mussoliniano!

Alcuni storici danno un giudizio positivo di Badoglio,Graziani e Giolitti… Nel 1969 il Colonnello politico libico Al’ Gheddafi partecipò al colpo di stato che rovesciò la monarchia libica.Divenne primo ministro e capo dello stato.Nel 1974,esonerato dalle cariche politiche e amministrative divenne comandante dell’esercito non più nazionalizzato ma a suo servizio dittatoriale. Nelson Mandela, cristiano metodista grande amico di Fidel Castro chiamava Al’Gheddafi amato fratello. Era stato da lui appoggiato e sovvenzionato nella lotta anti-apartheid. Affermava: popolo massacrato uniamoci! mobilitiamoci! Lottiamo! Tra l’incudine delle azioni di tutti noi e il martello della lotta annienteremo l’apartheid.Ciò avvenne. Mandela portava inciso sulla sua giubba il numero 46664 assegnatogli in carcere. Nel 1970 Al’Gheddafi confiscava i contributi INPS e tutti gli averi dei ventimila italiani che erano rimasti in Libia e li costrinse a ritornare in Italia. Istituì il giorno della vendetta. Decide di nazionalizzare la maggior parte dei pozzi petroliferi.

Chiuse le basi militari statunitensi e britanniche: Cospicui furono gli introiti derivati dal petrolio. Abbassava e alzava i prezzi a suo piacimento non facendosi più tagliuzzare dagli altri petrolieri. Portava così scompiglio sul mercato internazionale delle risorse energetiche. Divenne acerrimo nemico degli Stati Uniti e dei petrolieri, per questo venne espulso dalla NATO. Il 15 aprile 1986 ci fu un blitz militare americano sulla Libia; un massiccio bombardamento ferisce mortalmente la figlia adottiva ma lascia indenne il Colonnello che era stato avvertito da Bettino Craxi allora Presidente del Consiglio. Puntò i suoi missili verso la Sicilia, creò grande tensione e subì minacce e bombardamenti. Nel 1988 esplode nel cielo di Ustica un aereo di linea sulla cui rotta si doveva trovare quello di Al’ Gheddafi che, cambiò rotta. Incomincia un periodo di grande tensione e guerriglie sanguinose e forte migrazione di quanti fuggivano da guerre e carestie trovando rifugio e lavoro in Libia nell’attesa di proseguire i loro viaggi verso l’Europa.

Le condizioni dei migranti nel deserto del Sahara diventarono difficili per gli assalti di criminali ecc. A Bengasi il 6 gennaio 2009 si stipula l’accordo di amicizia italo-libico che prevedeva sia il pagamento per i danni subiti durante la colonizzazione italiana che il pattugliamento delle acque antistanti la Libia. Il progetto fu finanziato per metà dall’Italia e per metà dall’Unione Europea. L’occupazione delle guardie costiere diventa massiccia ed elevati sono i loro stipendi. Economicamente il paese rinasce. Al’Gheddafi concorda una visita in Italia. Gravissimi sono stati gli errori commessi in questa occasione. Il 15 febbraio 2006 Calderoli si fece intervistare al TG1 indossando una maglia con l’effigie di Maometto in caricatura. In risposta violenta fu la protesta davanti al consolato italiano a Bengasi che venne incendiato e reso inagibile. La polizia libica per sedare i manifestanti sparò uccidendone dieci. La visita di Gheddafi in Italia era prematura. Si doveva organizzare senza provocatorie polemiche e contestazioni perchè Gheddafi aveva paragonato gli Stati Uniti terroristici per la guerra del golfo e l’invasione del Kuwait che mise in subbuglio l’intero pianeta. Puerile e senza senso fu la polemica verso Gheddafi perchè nella sua divisa militare portava il distintivo dell’eroe Omar Al Mukhtar partigiano della resistenza anti italiana soprannominato il leone del deserto,guerriero religioso contro il colonialismo italiano,profondo conoscitore del Corano che ebbe la capacità di tenere buoni i rapporti con le tribù che non si erano sottomesse al regno nazi-fascista. Quando Omar fu catturato Badoglio lo fece impiccare in un campo di concentramento dove fece affluire ventimila libici fedeli al regime fascista. Le ultime parole di Omar furono: a Dio apparteniamo e a Lui ritorniamo. Il 20 0tt0bre 2011 Gheddafi viene scovato, catturato e ucciso. Si pone fine al suo regime. La profezia di Gheddafi nel canale di Sicilia si è avverata. Il terrorismo e la gestione dei flussi migratori sembra non aver fine.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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